Cercola (Na). – Nel pomeriggio di oggi , in seconda convocazione, si è consumata un’altra delle pagine più tristi della vita del consiglio comunale. Tutto era pronto per far saltare definiitvamente dalla sua poltrona il sindaco Pasquale Tammaro, ma a rovinare i piani degli antiTammaro è stato Antonio Forte, il quale è venuto meno ad un’intesa raggiunta con Anna Santoro e Diego Maione, peraltro lo stesso Forte, dichiarò nei giorni scorsi la volontà di mandare a casa Tammaro.
I tre consiglieri comunali del Popolo della Libertà avevano l’intenzione di sorprendere tutti dimettendosi insieme agli altri otto consiglieri di opposizione, e queste dimissioni in massa, certificate da un pubblico ufficiale, quale il segretario generale del comune presente in aula,, avrebbe determinato lo scioglimento anticipato del consiglio comunale, con il conseguente arrivo in città, entro 48 ore, dei commissari mandati direttamente dalla Prefettura di Napoli.
“Ribadisco con forza la volontà , – ha detto rammaricato in aula il giovane Diego Maione (PDL) – tra l’altra espressa nei giorni scorsi alla stampa locale, di mandare a casa questo sindaco. Purtroppo devo portare a conoscenza del consiglio comunale dell’assenza di un mio collega (Antonio Forte n.d.r.), il quale smentendo con i fatti ciò che aveva dichiaratonei giorni scorsi, e di fatto ha tradito il nostro gruppo, che faceva capo all’assessore Giuseppe Castiello. Il mio impegno rimane quello di mandare presto questo sindaco a casa. Inoltre, non riesco a capire l’atteggiamento di questo neo gruppo di responsabilità comunale (Antonio De Michele, Dante Capezzuto, Orazio Pandolfi, e Vicenzo Esposito), in realtà sono nient’altro che degli irresponsabili, ma di quale responsabilità parlano, visto che sono in rottura con il sindaco e non hanno il coraggio di presentarsi in aula. Forse sono giovane, e ho creduto nelle strette di mano , ma spero vivamente che la smettiamo con queste sceneggiate, dove sindaco e maggioranza, non hanno il coraggio di presentarsi in aula. Stiamo sprecando tempo e denaro, convochiamo consigli comunali inutili, la città non merita tutto questo.”
Alle 17,02 dopo che gli undici consiglieri comunali si fossero dimessi si decretava la fine del governo Tammaro, ma oltre ad Antonio Forte, risulta clamorosa l’assenza di Riccardo Menadro del PD, già candidato sindaco del centrosinistra nel 2008.
Son risultati davvero senza senso gli appelli di Vincenzo Fiengo (Api), Vincenzo Barone (PD) e Luigi Di Dato (PSE). Anche i cittadini hanno compreso benissimo la volontà di confondere le acque da parte di questi oppositori, o finti oppositori. Con quale credibilità questi signori dell’opposizione hanno il coraggio di criticare l’assenza i Pasquale Tammaro e degli altri della sua maggiranza, quando in un momento, che poteva risultare storico per la città, lasciano a casa un voto (Riccardo Meandro) decisivo per la destituzione del sindaco?
A sorpresa Salvatore Grillo, candidato sindaco del Partito Democratico, ha proposto la convocazione urgente del consiglio comunale, per discutere di una mozione di sfiducia al sindaco Tammaro. Richiesta, – firmata e sostenuta da Mario Paudice (PD) – che ha fatto andare su tutte le furie gli altri dell’opposizione. E noi ci chiediamo il perchè di questo atteggiamento: Luigi Di Dato e Vincenzo Fiengo non fanno opposizione a Tammaro, visto che la fanno a Grillo? O già sono in campagna elettorale e temono la discesa in campo di Salvatore Grillo? Qualunque sia la risposta agli interrogativi, il fatto politico che balza ai disonori della cronaca locale, resta la irritante volontà trasversale di non fare gli atti concreti per mettere fine a questa infelice consiliatura.
La seduta è stata oggetto di una ripresa video effettuata dal Movimento Cinque Stelle di Cercola, quest’ultimi compatti e numerosi in aula a dar man forte al loro leader Angelo Visone
il direttore Gaetano Busiello
Foto: Movimento Cinque Stelle Cercola