Cercola (Na). – Il giovane consigliere Vincenzo Fiengo (API), dormiente per un’intera consiliatura, con una stoccata di populismo esasperato cerca di intervenire, senza successo, nel dibattito politico cittadino.
Tanta confusione in città è serpeggiata a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate dal capogrupppo in consiglio comunale dei rutelliani Vincenzo Fiengo. A detta di Fiengo, il gruppo dell’opposizione comprendendo Luigi Di Dato ed anche Vincenzo Barone, starebbe per chiedere audizione al nuovo Prefetto Musolino. Vincenzo Fiengo sosterrebbe che l’organo legittimato a sciogliere il consiglio comunale di Cercola, visto che il sindaco Pasquale Tammaro avrebbe il sostegno di soli tre consiglieri comunali, sarebbe la Prefettura. Gli addetti ai lavori sono rabbrividiti alle esternazioni del giovane consigliere Vincenzo Fiengo, luogotente dell’ex sindaco Giuseppe Gallo. Infatti non è la Prefettura , eventualmente , a sciogliere un consiglio comunale, bensì la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Questa uscita di Vincenzo Fiengo – ha sostenuto Ciro Maglione, uno dei più noti amministrativisti del territorio – fotografa la confusione che regna nelle istituzioni. Il Prefetto nel caso in questione che richiama Fiengo ha gli stessi poteri del capostazione e del barista, ovvero nessun potere. In quanto l’organo legittimato ad intervenire nello scioglimento dei consigli comunali è la Presidenza del Consiglio dei Ministri , in via esclusiva, a seguito di istrutturia attivata dal Ministero degli Interni. Il luogo istituzionale dove Vincenzo Fiengo può far valere questa istanza è il consiglio comunale. E solo nel caso che venga approvata una mozione sfiducia si potrebbe determinare il caso dello scioglimento del consiglio comunale. Quest’azione di Vincenzo Fiengo sarebbe una risposta non politica alla proposta politica del Partito Democratico, esposta in consiglio comunale da Salvatore Grillo, presentando una dettagliata mozione di sfiducia.”
Il direttore Gaetano Busiello
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DIRETTORE: Gaetano Busiello