Cercola (Na). – Vincenzo Fiengo, il giovane consigliere comunale di Alleanza per l’Italia, ci ha inviato un comunicato stampa , attraverso il quale critica, a nostro avviso impropriamente, il parere semplicemente tecnico espresso dal noto amministrativista Ciro Maglione, il quale su nostra precisa richiesta si è espresso sui poteri della Prefettura in merito allo scioglimento del consiglio comunale.
Stamane abbiamo incontrato il consigliere Vincenzo Fiengo, il quale ha tenuto a sottolineare quanto segue : “Non sono un luogotenente di Giuseppe Gallo, ma semplicemente militiamo nello stesso partito.”
Ecco il comunicato stampa inviato da Vincenzo Fiengo. ”Da un signore (Ciro Maglione n.d.r.) – ha spiegato Fiengo – che da anni partecipa alla vita politica ricoprendo anche importanti ruoli istituzionali, non potevo di certo aspettarmi una caduta di stile di questa portata. Sarà forse per il suo passato lavorativo o le ultime frequentazioni, ma paragonare o solo accostare, la figura istituzionale del Prefetto di Napoli ad un Capostazione o ad un Barista, ha veramente dell’incredibile e rappresenta il suo stile politico. Come direbbe il Consigliere Grillo, suo discepolo o luogotenente ( così li qualifica il direttore della testata giornalistica), legge ma non capisce, ma io ritengo, vista la sua professionalità e la sua esperienza che forse abbia male interpretato l’azione politica che intende portare avanti la minoranza. La nostra, vista l’impossibilità di sottoscrivere una mozione di sfiducia laddove non abbiamo i numeri sufficienti, è semplicemente una richiesta di audizione al Prefetto, quale organo di raccordo, per informarlo della situazione politica locale chiedendogli di relazionare al ministero degli interni con la speranza di ottenere almeno un’attenzione particolare sul nostro comune e mettere pressione sul Sindaco. Io ritengo che il periodo delle sfide, del più bello e del più brutto sia finito, è inutile arrivare in consiglio comunale con documenti non condivisi dalle segreterie politiche che un giorno contano e designano i futuri Sindaci ed un’altro giorno vengono svuotate dal loro potere politico. Noi abbiamo – così conclude Fiengo nel comunicato – le idee chiare andiamo avanti per la nostra strada con un unico obbiettivo il Sindaco Tammaro ed utilizzeremo tutti gli strumenti per cercare di mandarlo a casa e laddove ci saranno nove firme per sfiduciarlo, l’API non avrà alcun dubbio a sottoscrivere un documento di sfiducia.”
A nostro avviso Vincenzo Fiengo , con questo comunicato stampa, dimostra una volontà di personalizzare uno scontro politico che non rientra nell’atteggiamento di Ciro Maglione . I fatti sono questi : Noi de “Il Secolo Nuovo” abbiamo chiesto, considerando la storica ed autorevole esperienza nel campo amministrativo di Maglione, di esprimere un parere su questo aspetto amministrativo. Vincenzo Fiengo cercando,inutilmente, la polemica, non ha compreso il tono ironico dell’intervento di Maglione, il quale ha paragonato i poteri del Prefetto, in ordine allo scioglimento anticipato dei consigli comunali, a quelli del capostazione e del barista, ma solo nel tentativo di sorridere su questo aspetto, per far capire che non ha nessun potere, una semplice e divertente metafora. E Fiengo ormai alle prese con scontri politici di routine, non l’ha colta.
Noi de “Il Secolo Nuovo” precisiamo che non abbiamo etichettato Salvatore Grillo “luogotenente di Ciro Maglione”, come afferma erroneamente Fiengo nel succitato comunicato, e ove mai l’avessimo etichettato, lo stesso Salvatore Grillo sarebbe stato orgoglioso di simile accostamento, in considerazione, dell’autorevole e spiccata esperienza politica ed amministrativa di Ciro Maglione. Anzi, ci poniamo un interrogativo: perchè Fiengo tiene a precisare la distanza da Giuseppe Gallo? Forse perchè ritiene che il passato amministrativo di Gisueppe Gallo possa pregiudicare il suo percorso politic? Però Fiengo dimentica che lo stesso Gallo si dimise per farlo entrare in consiglio comunale, in quanto Fiengo non è stato eletto in prima battuta. Inoltre, Fiengo potrebbe essere in tensione per la discesa in campo di Giulio Bentivoglio , che sarebbe caldeggiata dagli ambigui di Cercola Città (Ciro Perna ed Aldo Improta) e , si profilerebbe un sostegno anche dall’asse Gallo – Di Dato, con il sacrifico di Vicenzo Barone, per far nascere quella coalizione del vecchio che avanza, pronta rimettere le mani sulla città.
“Il Secolo Nuovo” suggerisce a Vincenzo Fiengo di rettificare ciò che ha dichiarato ai colleghi de “La Gazzetta di Cercola”, in quanto emerge tutt’altro. Ma anche in questo comunicato inviato alla nostra redazione emergono delle perplessità fortissime. Ci risulta alquanto improponibile l’idea che il consigliere Fiengo si pone come obiettivo , oggi corretto, dell’audizione con Il Prefetto, il Fiengo e quelli della minoranza, chiedono “pressioni” del Prefetto sul sindaco Pasquale Tammaro affinchè si dimetta. Ma lo stesso Fiengo non tiene in conto l’autonomia degli Enti Locali, caposaldo del nostro ordinamento amministrativo statale. Ricordiamo a Fiengo, infine, che la sfiducia al sindaco si concretizza con un atto, non con presunzioni di sorta o dichiarazioni giornalistiche. In soli tre casi il comune può essere sciolto per mancanza dei numeri della maggioranza: bocciatura del bilancio di previsione, bocciatura della proposta di salvaguardia degli equilibri di bilancio e approvazione di una mozione sfiducia.
Abbiamo sentito la necessità di interpellare anche l’avvocato Ciro Maglione, il quale ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Non rispondo al consigliere Vincenzo Fiengo poichè il parere sui poteri del Prefetto in ordine allo scioglimento del consiglio comunale me l’ha richiesto espressamente il direttore de “Il Secolo Nuovo”. Vincenzo Fiengo è un giovane di belle speranze che col tempo, forse, e con la riflessione comprenderà quale è l’attuale situazione politica ed il suo ruolo”
Noi de “Il Secolo Nuovo” abbiamo tentato, e di certo ci siamo riusciti, a portare un pò di chiarezza a margine del populismo esasperato di una parte dell’opposizione che pretendeva l’intromissione della Prefettura in una crisi politica aperta e non risolta. La città deve capire. E ci fermiamo qua, in quanto abbiamo solo richiesto un parere tecnico a Maglione, e ci siamo ritrovati in un’altra inutile polemica politica.
il direttore Gaetano Busiello