E’ Brad Pitt il nuovo volto di Chanel n° 5

Cinquantenne, padre di famiglia, ma allo stesso tempo sexy ed irraggiungibile. E’ Brad Pitt, il nuovo volto del profumo leggendario.

Marilyn, Lauren Hutton, l’eterea bellezza di Nicole Kidman per arrivare a lui: Brad. Il primo uomo testimonial di un brand destinato ad un “pubblico” femminile.

Un cambiamento storico ed evocativo; la voce suadente, appassionata e sussurrata dell’attore più popolare di Hollywood è come se penetrasse nelle menti, per fare il “lavaggio del cervello” alle massaie di casa, alle ragazzine, alle donne in carriera le quali penseranno che indossando anche una sola goccia del mitico Chanel n°5  possano conquistare l’amore della loro vita o, “semplicemente”, una bellezza dai canoni d’arte classici, come quella del grande attore. A pensarci bene, la dolcezza del suo volto, dovuta all’intreccio dei suoi lineamenti femminei, ben si prestano all’eleganza e la femminilità ai massimi livelli, a cui il famosissimo marchio aspira.

Cenni storici riportano sino a noi una vicenda impensabile a quei tempi, ma diffusissima ai giorni nostri. Durante la liberazione di Parigi, i soldati americani facevano lunghe file fuori a famose boutiques parigine per poter acquistare e portare oltreoceano una boccetta della divina fragranza alle loro donne. Pensate ai soldati con le loro divise, goffi  rudi che mitigano la loro asprezza  porgendo alla propria partner un regalo dal pensiero fiabesco.

Non vogliamo dimenticare la prima sensuale icona di questo profumo: la bellissima Marilyn. Infatti, ella ha più volte dichiarato che di notte indossava solo due gocce di Chanel n° 5.

Che dire, il talento straordinario del nuovo testimonial, costruito dal binomio bellezza-talento lo ha reso ancora una volta protagonista di un cambiamento storico nella pubblicità e nel marketing.

A partire da adesso, non si parlerà più direttamente al pubblico che si vuole colpire, ma lo si seduce mirando all’obiettivo da ottenere. Forse è giunto il tempo di lasciar perdere il famoso motto “io valgo” per lasciare spazio al motto subliminale di “io posso” ottenere.

Rosanna Della Fonte