Cercola (Na). - “Il processo di rinnovamento del centrosinistra - spiega ai nostri taccuini, Salvatore Grillo, candidato sindaco del Partito Democratico - non passa per gli interessi dei singoli, ed oggi , più forti di prima, e consapevoli del gran lavoro svolto dal Partito Democratico in questi durissimi anni di opposizione, cerchiamo di rappresentare la speranza per l’area progressista che mira al riscatto del territorio. Etica pubblica, sviluppo urbanistico e sociale restano al centro del nostro programma elettorale. Gli ultimi accadimenti amministrativi, riguardanti la crisi di governo ancora aperta, certificano la bontà della nostra azione politica, dove spesso io mi sono sacrificato in consiglio comunale e , tante volte difendendomi anche dal fuoco amico. Oggi non sto a celebrare una vittoria amministrativa, ma ribadisco il notro attaccamentyo alle istituzioni, in quanto solo attraverso la nostra opposizione certosina alle varia manovre di bilancio, compiacenti direttore generale e responsabile del servizio finanziario dell’epoca, abbiamo evitato il dissesto finanziario al comune. Mi fa sorridere chi tenta di accreditarsi oggi, e non in consiglio comunale, una battaglia di opposizione, compltamente targata Partito Democratico.”
Le parole del candidato sindaco del Partito Democratico suonano fortii n città, tant’è vero che anche Italia dei Valori ha sposato il progetto politico di rinnovamento del centrosinitra messo in campo dal Partito Democratico. “Siamo orientati a sostenere il rinnovamento del centrosinistra – ha spiegato Lello Capuano, segretario della sezione locale del Partito di Di Pietro – che passa per Salvatore Grillo, candidato sindaco, un volto nuovo che ha saputo fronteggiare, con ottimi risdultati amministrativi, la deriva politica del centrodestra.”
Risulta davvero deprimente il tentativo di sensibilizzare il Prefetto per lo scioglimento del consiglio comunale messo in atto, solo in queste ore, non quando emersero delle vere criticità, da parte Luigi Di Dato, Vincenzo Fiengo, Vincenzo Barone, Riccardo Meandro, Antonio Romano, coadiuvati dai tromboni, – ormai sfiatati - della politica cittadina, Giuseppe Gallo, Ciro Borriello, Ciro Perna ed Aldo Improta, Rocco Silvano, ed in ultimo si aggiunge Giulio Bentivoglio. Tutti questi personaggi politici hanno latitato, chi più o meno, per l’intera consiliatura. Ed oggi cosa si stanno accreditando? Senza passare per i disastri etici ed amministrativi delle loro amministrazioni comunali dell’ultimo ventennio. La grande accozzaglia avanza… e si fermerà.
Perchè questo grande miscuglio di politici non presenta una mozione di sfiducia, anche diversa da quella presentata da Salvatore Grillo, che di fatto certificherebbe, ove la maggioranza si presentasse e votasse la sfiducia, la fine ufficiale del governo Tammaro? “Io sono pronto a firmare qualsiasi mozione di sfiducia da chiunque parte l’iniziativa. Io credo che l’era Tammaro sia conclusa, e non necessito di accreditamenti ulteriore, parla la storia amministrativa di questa consiliatura.” Ha dichiarato, inoltre, Salvatore Grillo.
La segreteria del Partito Democratico ha sostenuto forte l’impegno esclusivo di Salvatore Grillo sulle tematiche importanti di quesa epoca politica. Grillo, possa piacere o meno , è stato il vero condottiero delle battaglie ammistrative vincenti che hanno determinato la fuga del direttore generale e del responsabile del servizio finanziario; del segretario illegittimo, oggi si attende la sentenza della Corte dei Conti per la fissazione del giudizio, a carico di Pasquale Tammaro; la variante al PRG bloccata; e diverse misure anti disseto finanziario.
il direttore Gaetano Busiello