Roma. - ”C’è da interrogarsi sul fatto che una corsa in un corridoio con un fumogeno in mano, sia pure all’interno di una scuola, faccia più notizia di duemila studenti medi in piazza, come quelli portati dal Blocco studentesco nella prima manifestazione di quest’anno, organizzata a settembre in centro a Roma, o di un maxistriscione calato dal tetto dell’Altare della patria”. Lo
sottolinea CasaPound Italia in una nota, spiegando di ”voler ristabilire un minimo di verità sull’azione messa a segno questa mattina da alcuni ragazzi del movimento studentesco di Cpi al liceo ’Giulio Cesare”’.
”Come testimoniano le immagini - aggiunge CasaPound – si è trattato di un’azione dimostrativa e nessuno dei ragazzi che ha partecipato al blitz, che è stato, appunto, totalmente pacifico, era armato di bastoni o inneggiava a chissacché, come pure si legge nelle dichiarazioni di chi neanche si è premurato di guardare foto e video sull’accaduto. Era una protesta di studenti, guidata dalle ragioni degli studenti, fatta con l’esuberanza che gli studenti contraddistingue. Con le intimidazioni e le aggressioni, dunque, non c’entra assolutamente nulla. E se di squadrismo si tratta, è squadrismo mediatico: un modo per rendere visibili le proprie idee e non certo per imporle a suon di bastone”.
Comunicato Stampa – Circolo Futurista Casal Bertone