Boscoreale (Na). – “La Voce di Boscoreale” prende di mira il “vecchiume” della politica locale. Dal Pd all’UDC, passando per Italia dei Valori e SEL, a detta dei giovani boschesi, stanno riproponendo vecchi schemi, credibili nella Seconda Repubblica, ma profondamente invisi a questo movimento giovanile boschese. In primavera si ritorna al voto per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, e proprio in queste settimane sta esplodendo il dibattito politico in città. Sta entrando con forza nel confronto cittadino il movimento giovanile che fa capo all’associazione “La Voce di Boscoreale“, composta da una qualificata rappresentanza dei giovani del territorio , che arrivano dal mondo delle professioni, dall’imprenditoria e dal volontariato. Nelle scorse settimane questa quotata associazione, nata nel 2010, ha annunciato, a mezzo di affissione di manifesti murali, la propria partecipazione alla prossima consultazione politica comunale.
Sotto la lente di ingrandimento de “La Voce di Boscoreale” entra un passaggio di Tonino Scala, responsabile regionale degli enti locali di Sinistra Ecologia e Libertà, pubblicato sul suo blog, e dal quale ironizzava, secondo l’associazione impropriamente, sull’attaccamento alla poltrona dei consiglieri privinciali che avevano perso tre anni nel capire l’oncompatibilità di Cesaro, dimostrando un incredibile attaccamento alla poltrona.
. “Luigi Cesaro alias Giggino a Purpetta è stato dichiarato decaduto per incompatibilità con la carica di deputato. – ecco cosa ha scritto il 9 ottobre scorso Tonino Scala sul suo blog – In questo modo, però, al suo posto subentrerà un vice (da lui scelto) che reggerà la provincia fino al 31 dicembre 2013. Dopo tre anni i consiglieri provinciali del centrodestra si accorgono che Cesaro è incompatibile ovvero che non può essere parlamentare e presidente di provincia. Chissà se si sono accorti che non sa nemmeno parlare, che nel 1984 è stato arrestato nell’ambito di una inchiesta sulla NCO, che è stato l’assessore al bilancio che ha portato la provincia al dissesto finanziario etc etc. Che dire, – conclude Scala dal suo blog - uno scranno a piazza Matteotti fa venire la vista ai cecati!”
Questo intervento di Tonino Scala ha perso forza nel momento in cui lo scorso 22 ottobre lo stesso Tonino Scala era presenta alla manifestazione di apertura della campagna elettorale di Balzano, candidato sindaco espressione dell’UDC , ed era presente insieme proprio a Pietro Langella, tutti e due insieme alleati , -con PD e Italia dei Valori - per Balzano sindaco.
Non solo sul web , attraverso facebook, ma anche in città si stanno smuovendo le coscienze dei cittadini su questa brillante posizione, tutta politica, espressa da “La Voce di Boscoreale”. “
“Le dichiarazioni di Tonino Scala - commenta ai nostri taccuini Raffaele Lanzieri, presidente dell’associazione “La Voce di Boscoreale” - – cadono in una contraddizione assoluta, visto che il 22 ottobre era in platea a sostenere la presentazione del candidato sindaco Balzano, ed a pochi posti di distanza c’era anche l’ex consigliere ed assessore Pietro Langella, uno dei suoi alleati, e soprattutto uno dei grandi sostenitori di Cesaro, che come sostenuto Scala ci ha messo tre anni, a capire l’incompatibilità del ruolo dello stesso presidente Cesaro. Noi non desideriamo far polemica, ma rifiutiamo in modo assoluto ed energico , queste populistiche e contradditorie prese di posizioni dei vari vertici dei partiti che stanno accorrendo in città. SEL e Tonino Scala in testa, la solita favola del rinnovamento e del rilancio del territorio, con questo posizionamento a favore di Balzano, la potrà andare a raccontare altrove, ma non di certo a Boscoreale. La coalizione appena presentata , che va dal candiato Sindaco Balzano (UDC ex Forza Italia) a Mario Casillo del PD , sostenuti da Tonino Scala e da Pietro Langella, rappresenta quel modello politico che noi abbiamo rifutato. Questi decani, “dinosauri” della politica locale e provinciale hanno dimostrato di non aver colto il segnale che arriva dal voto siciliano: l”astensione massiccia e il voto ai grillini,hanno certificato la sparizione dei vecchi modelli e schemi di Seconda Repubblica. I cittadini hanno bisogno di credere in qualcosa da sognare, devono sognare una Boscoreale riveduta e vivibile, e loro sono la testimonianza tangibile che i poteri forti, a mio avviso “forti” fino ad aprile, non vogliono in alcun modo lasciare la poltrona. E questo segnale noi lo faremo capire ai cittadini. Noi siamo in tanti giovani e preparati, con un programma serio e fattibile, e ci candidiamo come l’unica alternativa credibile a questo vecchio modo di far politica. Le nostre storie personali e politiche sono brevi e pulite, ma hanno una caratteristica che di certo sarà premiata dalla gente: desideriamo rilanciare il territorio, nel solo interesse della nostra comunità. Abbiamo l’arduo compito generazionale di spazzar via, attraverso il voto comunale, i vecchi soloni della politica e quei sepolcri imbiancati che non ha mai dimostrato l’interesse per la città, ma esclusivamente per la loro posizione nelle istituzioni. Noi siamo pronti a scendere in campo per la nostra città, - conclude Raffaele Lanzieri - e poniamo al centro del nostro agire politico lo sviluppo del territorio, sia sotto il profilo economico che culturale, senza tralasciare la crescita sociale ed urbanistica di Boscoreale. Siamo pronti!”
il direttore Gaetano Busiello