Eppur passeranno, speriamo in fretta, questi drammatici giorni per la Destra Italiana. Una comunità militante allo sbaraglio, in netta difficoltà, dove traditi e traditori stanno dando il peggior spettacolo nei titoli di coda della grade illusione storico-nazionale della Destra, di governo e di opposizione.
Quella contestazione a Fini, subissata da fischi e preso a spintoni, nella Basilica di San Marco a Roma, dove ieri il presidente della Camera ha desiderato porgere l’ultimo saluto a Pino Rauti, storico segretario delMSI, rappresenterà negli annali della storia italiana, un’altra pagina triste di una comunità in sofferenza.
I cuore neri, quelli missini, sono stati traditi dall’aggressione storica ai loro valori, dove Fini rappresenta , di fatto e di storia politica, l’esecutore materiale , oltre che il mandante cinico, dell’uccisione di un patrimonio culturale di valori e, soprattutto, identitario, per il quale tanti giovani missini hanno pagato con la vita la loro lotta. Ma tutto questo retaggio culturale, anche da esaltare, non giustifica la violazione di un luogo sacro come quella rappresentato dalla casa di Dio, dove tutte le frustrazioni e i rancori sono stati espressi nel peggiore dei modi, e soprattutto, davanti all’Italia intera. Dio , Patria, e Famiglia, erano i valori straordinari di una identità forte ed indiscussa, e mi chiedo, ieri mattina, in quella Chiesa, i cuori missini, quelli neri integralisti, anche loro hanno messo da parte il valore di Dio, per giocarsi una partita televisiva con il presidente Fini, in difficoltà politica, e sul viale del tramonto?Ne è valsa la pena?
Fini, ed il suo entourage, erano a conoscenza di quel che poteva accadere : perchè non evitarlo? Non è stata una scelta di coraggio, in quanto Fini, per la sua comunità militante, quella dei cuori neri, non ne ha dimostrato mai. E’ stata, a mio avviso, una scelta sbagliata e solo perchè , mesi fà, Gianfranco Fini non interruppe le vacanze per presenziare e salutare uno dei suoi più forti sostentori, Mirko Tremaglia, il valoroso combattente della Repubblica di Salò, uno dei suoi più fidati alleati anche nei Governi Berlusconi. Ecco le continue e ricorrenti contraddizioni di Gianfranco Fini.
Oltre i cuori neri contestatori e Fini, vive e soffre, in tutta la nazione, una comunità militante, quella , spesso silente, ma sempre presente nelle grandi sfide della politica italiana, quella parte di Destra che non ha mai tradito, e soprattutto, senza clamore, si sta interrogando di quanto sta accadendo, e sta cercando la via di uscita da questa querelle tra traditi e traditori, ridotta a bega di portineria, attenzionata dalle telecamere delle italiche tivvù, pronte per il facile scoop.
Se la Destra tradisce i suoi valori al governo della Nazione e la base missina, quella che lotta e fa vivere dei valori, – tradisce Dio nella sua casa, e viola la sacralità di quella funzione – , io penso che il futuro della Destra Italiana non abita più da quelle parti.
il direttore Gaetano Busiello