Napoli. – Nel cuore del quartiere Chiaia di Napoli, nella sala dell’Agorà Morelli – all’interno dell’omonimo parcheggio, in via Domenico Morelli, n° 40 – si terrà, giovedì 8 novembre alle ore 19:00, la conferenza stampa di presentazione del libro “Scendere dentro” – Loffredo Editore – dello scrittore napoletano Salvio Fiore. La presentazione sarà moderata da Enzo Ghionni, esperto di editoria ed ex Presidente della Federazione Italiana Liberi Editori, con gli interventi di Gianluca Minin ed Enzo de Luzio, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea. Difatti, lo scrittore napoletano è stato fortemente ispirato dalle silenziose grotte di tufo del Tunnel Borbonico, affascinante location storica, gestita dall’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea, nella quale ha chiesto di trascorrere solitario del tempo, per lavorare alla stesura del romanzo.
“Questo libro è stato concepito su due livelli, la Napoli sotterranea – intesa come un’oasi di pace, dove il tempo scorre rilassato e non c’è posto per le bugie dell’uomo “metropolitano”; come la bella copia capovolta della città “vivente” – e la Napoli di sopra, che viene collocata principalmente in un bar dei Quartieri Spagnoli, lo “Sky bar”. Questo locale, però, rappresenta un luogo molto particolare poiché i lavoratori sono esclusivamente persone disabili. Tra i tetti e gli ipogei prendono vita vari personaggi e, tra questi, si incastrerà una storia d’amore tra un uomo, illuso di essere un re che vive in totale solitudine nel sottosuolo, e una bellissima donna che, rifiutando il mondo consumistico, decide di abbracciare una vita da barbona…”.
Con queste parole, l’autore ha descritto brevemente la trama del suo terzo romanzo.
L’intento principale vuole trattare tematiche come la “diversità”, nelle sue numerose sfaccettature e contraddizioni, sia fisiche che metafisiche; la “cultura del sottosuolo” – promossa costantemente dall’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea -, legata al patrimonio napoletano e che dovrebbe essere sempre tutelato, conosciuto e ammirato, ma prima di tutto curato, rispettato e non “sporcato”; e l’umanità, intesa come “identità di popolo”, ma anche nell’accezione più ampia del termine che si riferisce al “genere umano”, sempre in lotta tra mente e cuore.
“Un libro che diventa anche un monito alle amministrazioni cittadine – conclude Fiore – affinché non si dimentichino e abbiano sempre cura di queste enormi ricchezze, come il Tunnel Borbonico, che la città di Napoli custodisce nelle sue membra sotterranee”.
“Leggendo questo libro, noi specialisti del sotterraneo siamo rimasti davvero molto colpiti. Tra le righe, il sottosuolo è visto come un’evasione, una via di fuga “moderna” per dimenticarci del caotico e ingiusto mondo di sopra – afferma il presidente Gianluca Minin – Il “sotto”, assume la migliore approssimazione concreta all’oblio degli uomini e, quindi, la Napoli sotterranea rappresenta, nell’inconscio degli abitanti di sopra, il posto ideale, dove nascondere i fantasmi di ciascuno. Tra questi, c’è da ricordare l’umana tentazione di “dimenticarci”, laggiù, anche dei rifiuti urbani. Dunque, questo libro non è un libro che resta fermo su uno scaffale, ma si muove: scende verso il basso soffermandosi a parlare con i “diversi” per poi stabilirsi nel sottosuolo, dove lancia un monito agli uomini affinché rispettino questo mondo inferiore e non provino a sporcarlo”.
A rendere più suggestiva la presentazione, saranno i momenti musicali curati da Ars Nova Napoli, con contrabbasso, violino e fisarmonica, e la lettura di alcuni brani di “Scendere dentro”, affidati all’attore napoletano Donato Giliberti.
Ufficio Stampa Associazione Borbonica Sotterranea