Milano. – Don Alberto Barin, cappellaio del carcere San Vittore è stato arrestato ieri in serata. E’ accusato di violenza sessuale continuata e pluriaggravata e per concussione. Sei detenuti affermano che “in cambio” il cappellano avrebbe concesso piccoli favori: shampoo, spazzolino, qualche spicciolo. Abusi che sarebbero durati dal 2008 ad oggi.
Questi “scambi”, avvenivano sia all’interno dell’abitazione del cappellano alla quale si accede dall’esterno della struttura penitenziaria, sia nell’ufficio dove gli investigatori hanno installato una telecamera grazie alla quale hanno poi documentato le violenze.
La prima denuncia arrivò l’estate scorsa da un detenuto di etnia africana. Ad oggi,sono sei le vittime del cappellano, ma gli inquirenti stanno indagando se ci sono state altri detenuti che avrebbero subito abusi sessuali dal cappellano.
Don Barin agiva sempre con lo stesso metodo, ossia facendo leva sulle necessità dei detenuti all’interno del carcere. Dall’inchiesta è emerso anche che uno dei sei detenuti, una volta scarcerato, sarebbe stato chiamato dal religioso nella sua casa e lì sarebbe stato costretto nuovamente a subire abusi.
Il Procuratore aggiunto di Milano, Pietro Forno, coordinatore del pool che si occupa dei reati sessuali afferma: “È una vicenda terribile e noi abbiamo agito con grande prudenza quando ci siamo trovati a raccogliere la prima denuncia da parte del giovane africano accusato di reati contro il patrimonio il quale avendo subito violenza da un altro recluso spiegava a verbale che non si trattava della prima volta”.
Don Barin a proposito del carcere era solito affermare : “Dopo il Monumentale e il Maggiore, San Vittore è il terzo cimitero di Milano. Finisce in carcere chi ha rubato per fame, chi non ha i documenti, chi ha tentato un furto. La prigione è il luogo dove nascondere i problemi che non siamo capaci di risolvere”. Quando parlava dei carcerati affermava: “La mia voce è dentro di loro”.
La curia di Milano in un comunicato : “esprime il proprio sconcerto e il dolore per l’arresto di don Alberto Barin e per i fatti che al cappellano della Casa circondariale di san Vittore sono contestati. Fin da ora manifesta la massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e la disponibilità alla collaborazione per le indagini”
Don Alberto Barin è recluso nel carcere di Bollate. Nei prossimi giorni sarà interrogato.
Miriam De Vita