Pompei (Na). – Si allunga l’elenco dei cedimenti che, da due anni, riaccende l’allarme sullo stato di conservazione dell’area archeologica di Pompei, 66 ettari di meraviglie del passato che attirano due milioni di visitatori ogni anno. Dopo le fortissime piogge degli ultimi giorni è crollato un muro di pietra grezza, volume due metri cubi, nelle adiacenze del vicolo del Modesto, in una zona già chiusa al pubblico e nella quale sono previsti interventi nell’ambito del ‘Grande Progetto Pompei’, che mette in campo 105 milioni di euro.
Un nuovo caso sul quale, annuncia la presidente della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi sarà chiamato a riferire in Parlamento.
Dal 6 novembre 2010, quando venne giù la Schola Armaturarum, la scuola dei gladiatori, lungo via dell’Abbondanza, la lista dei dissesti è cresciuta di continuo, con episodi più o meno gravi. Il crollo della domus dei gladiatori fu definito dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, “una vergogna per l’Italia”. L’ultimo caso, di entità sicuramente inferiore, l’8 settembre scorso, con il cedimento di una trave di legno nel peristilio di Villa dei Misteri.
Fonte Ansa