Lino Ferrara: “Se l’ex Premier si fosse sposato in Chiesa avrebbe avuto la possibilità di nullità”

berlusconi lario

Napoli. - All’indomani della sentenza di separazione tra
Veronica Lario e Silvio Berlusconi, che ha sancito il versamento all’ex
moglie di un assegno di mantenimento di 3 milioni di euro annui, Lino
Ferrara, organizzatore dei primi Corsi Prematrimoniali Laici che si terranno
ai Forum della Famiglia dal 12 al 20 gennaio p.v. alla Mostra d’Oltremare di
Napoli, dichiara:

“Se l’ex Premier avesse contratto il matrimonio in Chiesa, potendo attingere
a ben nove cause di nullità mutuate dal diritto canonico che sono invece
precluse a chi si sposa in municipio, avrebbe avuto sicuramente più
possibilità a non corrispondere nessun assegno di mantenimento. Oggi invece – prosegue Lino FerraraSilvio Berlusconi conserva la sua proprietà diMacherio, abitata dalla ex consorte, ma viene obbligato a pagare un assegno di mantenimento di 3 milioni di euro annui, tale da consentire alla ex  moglie di ricomprarla”.

Lino Ferrara, nella sua qualità di organizzatore dei primi Corsi
Prematrimoniali Laici, prosegue spiegando nei dettagli la questione: “La
legge sul divorzio del ’70 e l’introduzione della separazione dei beni fu un
grosso inganno maturato in un clima fortemente progressista e femminista in
uno Stato conservatore e fortemente condizionato dalla Chiesa. Non riuscendoa far abrogare la legge sul divorzio con il referendum del ’74 – continua Lino Ferrara – ecco la riforma farsa del ’75 che introduce, da un lato la possibilità della separazione dei beni, dall’altro l’obbligo di mantenimento
al <<soggetto debole>> ben camuffato tra i retorici principi di eguaglianza e parificazione dei ruoli all’interno della famiglia mutuati da una Costituzione fortemente ideologizzata e non più attuale fuori dall’emergenza di quegli anni a ridosso della dittatura. In particolare tutti i matrimoni celebrati in Chiesa dal 1985, anno di entrata in vigore del rito concordatario in base ad accordi Stato-Chiesa, si potrebbero teorizzare inficiabili dal <<vizio del volere>> e quindi nulli”.

Ai Forum della Famiglia, la cui presidenza onoraria è affidata all’avv. Anna
Maria Bernardini De Pace e patrocinati dagli Ordini Professionali degli
Avvocati di Milano e di Napoli, degli Psicologi e degli Assistenti Sociali -
oltre che da Atenei come l’Università Parthenope e il Suor Orsola Benincasa
-, nel trattare gli argomenti del diritto di famiglia si farà promotore di
proposte di riforma necessarie della attuale legge.

Redazione Cronaca

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