Sant’Anastasia (Na). - In attesa di conoscere gli esiti della richiesta del gemellaggio con Greccio, per rinsaldare il legame con il paese ove è nato il primo presepe vivente fatto da San Francesco, Palazzo Siano si “veste” ed entra nelle scene e nei quadri del presepe vivente, che il 6 gennaio, dalle ore 18,30 alle 20,30 animerà via Roma ed il centro storico. La replica dell’ormai noto e tradizionale evento che la notte del 24 dicembre vede l’intero Borgo S. Antonio trasformarsi in presepe ed accogliere la natività con migliaia di spettatori, in un certo senso parte proprio dal palazzo municipale, dove sarà allestita la scena di Erode e la sua corte: provocazione simbolica del “potere” scosso dalla “nascita”, preludio di un nuovo modo di relazionarsi. E in piazza Siano, infatti, saranno due assessori – Armando Di Perna e Giancarlo Graziani – ad impersonare i Re Magi, per significare il “potere intellettuale” capace di mettersi in gioco per obiettivi nobili, andando incontro alla sacra famiglia, impersonata (per la prima volta) da una mamma, un papà e il loro primogenito.
Ancora una volta i Giocondi con il loro presepe vivente si sono messi in gioco, facendosi coinvolgere e coinvolgendo l’ente comunale e i suoi amministratori con la loro esperienza, costanza e impegno, che li ha portati a mettersi per trent’anni e più a servizio del paese e ad accogliere la richiesta del sindaco Carmine Esposito di replicare per il terzo anno consecutivo il presepe vivente, con la scena della natività a ridosso della Chiesa Collegiata S. M. La Nova, intorno alla quale ruotano – tra via Roma, corso U.I°, piazza II ottobre, via e piazza Siano – i dodici “quadri” in costumi d’epoca e le postazioni ( tra cui le lavandaie, i pescatori, scene dell’Antico Testamento e di vita quotidiana) allestite in cortili, palazzi e piazze.
“I Giocondi vivono con rinnovato entusiasmo questo ulteriore impegno che coincide con il concludersi delle festività natalizie. Accogliendo l’invito del Sindaco, Carmine Esposito e dell’Amministrazione Comunale a replicare il presepe vivente nel centro storico – afferma Luigi De Simone, regista del presepe vivente che la notte del 24 dicembre si tiene tradizionalmente all’antico borgo S. Antonio – mi ritengo soddisfatto e felice, perché l’invito premia gli sforzi che facciamo da trent’anni e più. E’ per noi anche una sfida contro le logiche della crisi economica e valoriale. Inserendoci in questo contesto, ho voluto lanciare una provocazione a noi tutti per favorire la riflessione sul fatto che la sola parola “potere” molto spesso veicola messaggi di ostilità e arroganza, ma se è in grado di seguire una stella, come i Magi, può diventare accoglienza e “servizio” per la collettività. Da qui la scelta, condivisa, di allocare la scena di Erode e la sua corte a Palazzo Siano, sede del Municipio e, nella piazza antistante, far impersonare i Magi dagli assessori. Riproporre all’Epifania il presepe vivente a via Roma e nel centro storico del paese non conclude solo il ciclo delle festività, ma è la “manifestazione” di valori fatti vita, significa tendere a farlo vivere nelle coscienze, nel senso che, se ciascuno lo vuole veramente, ogni giorno può essere Natale”.
“Continuiamo a dare segnali forti di come perseguiamo obiettivi di riscatto per il nostro paese. Quest’iniziativa dà la possibilità a tutti di essere parte di un progetto – afferma il sindaco Carmine Esposito – di interessarsi alla “cosa pubblica”, di scendere nelle strade e nelle piazze, riqualificate e addobbate a festa. Il nostro è un paese che vuole vivere e i segni di ripresa sono visibili, perché vedo crescere la partecipazione e l’attenzione della cittadinanza. Motivi che, in questi anni, ci hanno convinto a investire nel valorizzare le eccellenze culturali ed artistiche locali, nonché sulle tradizioni ricche di valori, come il presepe vivente“.
Redazione Cultura
Giuseppe Piscopo
SCHEDA
Il Presepe Vivente Anastasiano – PRESEPE VESUVIANO – nasce alla fine degli anni ’70.
Esso si propone di rappresentare il Mistero dell’Incarnazione di Gesù alla maniera di Francesco d’Assisi facendo memoria di quanto avvenne a Greccio, ad opera del Santo nel Natale del 1223.
Le peculiarità del Presepe Vesuviano sono: la notte del 24 dicembre e il Borgo Sant’Antonio.
130 figuranti, 20 tecnici, danno vita a 16 diversi quadri scenografici in cui sono rivisitate le tradizioni, l’appartenenza e la vita giornaliera con le scene: taverna, mercato, piazza, Erode, lavandaie, pescatori, aia, sogno di Giuseppe, profeti, annunciazione, Sant’Elisabetta, Magi e Francesco d’Assisi, ideatore e realizzatore del primo presepe vivente.
La scena conclusiva della Natività è presentata in Piazza Sant’Antonio, fuori la chiesa, dopo la Santa Messa di mezzanotte di Natale, con il “raccogliersi” di tutti i figuranti intorno al palcoscenico-grotta.