Napoli. - Oggi è stata una giornata intensa per i tifosi del Napoli e, “particolare”, per la città. I tifosi del Napoli hanno visto accogliere il ricorso della squadra partenopea contro la penalizzazione dei due punti inflitta ai biancoazzurri a seguito dell’inchiesta federale che vede la società partenopea coinvolta nel calcio scommese, in particolare dei tesserati Paolo Cannavaro e Giancluca Grava. “Un trionfo”, ecco come ha accolto De Laurentiis la notizia dei proscioglimenti.
E’ stata “particolare” la giornata in città, in quanto un episodio ha caratterizzato queste ore, e soprattutto, ripreso da tutte le testate giornalistiche on line napoletane, ed è quello relativo all’annuncio dello speaker della stazione della metropolitana di Montesanto. “Non so se vi interessa, ma hanno tolto i 2 punti di penalizzazione al Napoli e Cannavaro e Grava sono stati prosciolti”, ha detto alle ore 19,00 lo speaker della stazione, novello Maurizio Compagnoni di noialtri.
Al di là della negligenza professionale commessa da questo speaker, la riflessione affonda le radici sulla visione culturale della città, ancorata alla sete di riscatto di essa aggrappandosi ad un quanto mai difficilissimo obiettivo: lo scudetto. Come degli indemoniati i napoletani hanno accolto la notizia , un’esplosione di gioia , viziata da una cecità culturale. Il Napoli oggi può anche vincere lo scudetto, ma il riscatto dei napoletani passa altrove: perchè oggi, come dice una mia amica, la città è di serie C.
Finchè, noi cittadini napoletani, non comprenderemo che il Napoli, o’ Napule, è solo un diversivo da assumere con la giusta dose e che il riscatto passa per la liberazione della città dalle bande criminali e dalle lobby di potere politico ; e passa anche dal garantire i servizi pubblici essenziali, quali quelli del trasporto e sanitari fino ad arrivare a far riemergere tutto il sommerso che caratterizza la città, noi non saremo mai di serie A, anche con un squadra in Chanpions’ League.
Lo speaker della stazione di Montesanto sarà ricordato nella memoria dei cuori azzurri come un poeta o un goleador, ma nessuno si sta accorgendo che questo simpatico signore ha interrotto l’esercizio del suo servizio pubblico, giustamente pagato dallo Stato, e si è travestito come il Palummella Ferroviere per annunciare l’avvicinamento alla forte Juventus in classifica. E i tanti non si sono accorti di quella maggioranza silenziosa e morigerata che si sveglia sotto al Vesuvio e sul Golfo, magari sorseggiando quel bel caffè salito dalla macchinetta napoletana, che stenta a convivere con l’esagerazione dei picciotti d’ò Napule; perchè, vedete, a Napoli si vive anche oltre il calcio.
Napoli, forse la città più bella del mondo, non appartiene ai tifosi del Napoli, ma ai cittadini di Napoli, anche di quelli che tifano altre squadre e di quelli che non tifano. Ah, già lo speaker , dimenticavamo, ha l’abbonamento in curva B, ed allora : santifichiamolo.
il direttore Gaetano Busiello