Roma. - “L’eliminazione, di fatto, degli affitti a canone concordato a causa della diminuzione dello sgravio fiscale irpef concesso ai proprietari di case, sta facendo esplodere la tensione abitativa anche a Roma, tensione i cui effetti sociali saranno a breve devastanti. Roma rischia un’altra colata di cemento, l’housing sociale, tanto sbandierato, è rimasto al palo, le case popolari non sono state costruite: l’unica speranza rimaneva l’affitto concordato, ormai anch’esso fallito per gravi responsabilità del governo Monti”. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale Fabrizio Santori, a proposito del crollo degli affitti concordati nella Capitale “che preoccupa migliaia di cittadini”.
“Chiederemo un elenco degli affitti concordati pre-Imu, per confrontarlo con la situazione attuale. Le case vuote sono talmente tante da raggiungere la vastità di una città come Firenze, mentre migliaia di famiglie aspettano una casa, e molte puntavano agli affitti concordati per non offrire l’intero stipendio per pagare il canone. Il governo alza le tasse e abbassa le speranze, rischiando di gettare nella disperazione migliaia di romani e di bloccare ulteriormente l’economia, riducendo anche i redditi dei proprietari. Il Campidoglio ha il dovere di intervenire – sostiene Santori – riequilibrando la situazione per consentire al mercato di riattivarsi. Il problema della casa a Roma sta esplodendo, e va risolto attraverso interventi adeguati che consentano finalmente di tutelare in modo serio ed equo proprietari ed affittuari”, conclude Santori.
Redazione Cronaca