Napoli. – “Tanta paura ma solo tre persone sotto choc, secondo il bilancio aggiornato, per il crollo di una parte di un palazzo alla Riviera di Chiaia, sul lungomare di Napoli. Il cedimento è avvenuto verso le 10. Una nuvola di fumo bianco e un boato fortissimo (qualcuno ha temuto che si trattasse di un terremoto) hanno spaventato i residenti, scesi in strada. In pochi minuti sul posto sono arrivati i mezzi di soccorso, polizia municipale, vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Al civico 72, all’angolo con via Arco Mirelli i soccorritori hanno scavato a mano, con l’aiuto di unità cinofile. Momenti di apprensione per un’automobile della Polizia municipale schiacciata da alcuni massi caduti dall’edificio. I due agenti che vi si trovavano dentro, intervenuti per la segnalazione di una perdita d’acqua, sono vivi per miracolo: erano appena usciti dalla vettura. Solo uno dei due vigili ha riportato lievi conseguenze. Anche un autobus dell’Anm è stato coinvolto nel crollo: all’interno del mezzo sono entrati i calcinacci. Per fortuna, il mezzo non effettuava servizio passeggeri. Nessuna conseguenza per l’autista che è stato soccorso dal 118 dell’Asl Napoli 1 e portato in ospedale per ulteriori controlli. Una donna di 37 anni è stata ricoverata per una crisi d’ansia: al momento del crollo era sotto la doccia. A scopo precauzionale le scuole limitrofe sono state evacuate, il traffico interrotto mentre via Caracciolo è stata temporaneamente riaperta su entrambi i sensi di marcia. Successivamente è stata interrotta la fornitura di gas verso il palazzo crollato. “Ero nel palazzo quando è crollato. Ha cominciato a tremare e siamo usciti utilizzando le scale”, racconta Diego Fernandes, un commercialista.
“Se sono vivo è per un miracolo”, aggiunge Vincenzo Senese, che lavora come meccanico dove si è verificato il crollo. “Stavo per prendere l’ascensore quando è mancata la corrente. Per fortuna non l’ho fatto. Sono salito a piedi e ho visto le lesioni nei muri”, dice uno degli impiegati degli uffici nello stabile. Sulle cause del crollo dalla Polizia municipale si parla di possibili infiltrazioni d’acqua. Secondo quanto sostengono i residenti, da due mesi circa il palazzo era sotto monitoraggio da parte dei tecnici per, sostengono, infiltrazioni d’acqua e “lo sprofondamento del palazzo di 10 centimetri”. Tra i residenti c’é chi mette sotto accusa i lavori per la realizzazione della linea 6 della metropolitana. La stazione di Arco Mirelli si trova proprio di fronte al palazzo crollato. Gli abitanti della zona si sono affidati a un comitato di esperti che ritengono che gli interventi in corso avrebbero alterato la tenuta del sottosuolo impedendo il normale deflusso delle acque a mare.
Fonte Ansa
Foto: redazione Il Secolo Nuovo