Napoli. Rivellini: Ospedale del Mare opera infinita. Nosocomio entrerà in Zona Rossa

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Napoli. – Una nota urgente al Presidente Stefano Caldoro, in qualità di Commissario alla Sanità, è stata inviata oggi dall’europarlamentare Enzo Rivellini (Ppe/Mezzogiorno di Fuoco) che spiega: «Le notizie sull’Ospedale del Mare preoccupano e credo siano urgenti chiarimenti. E’ arrivato il momento di chiarire le responsabilità di chi ha avviato un lavoro così importante, da consegnare nella primavera del 2008 con lo strumento del project financing ad un costo complessivo di circa 200 milioni di euro, e che invece ad oggi, se l’opera sarà mai completata, costerà 400 milioni di euro circa e tutti a carico dei contribuenti. Il tutto con una consegna slittata al 2015. Bisogna dare atto al governatore Caldoro ed al Commissario dell’Ospedale Verdoliva dell’importante lavoro fin qui svolto ma ritengo necessario chiarire i seguenti punti:

1)         come mai il riavvio dei lavori (fermi da 2 anni e mezzo) previsti per la primavera del 2013 è stato ulteriormente spostato all’autunno 2013 ?

2)         come mai non ancora sono pervenuti i pareri obbligatori dell’Arsan, dell’Asl, del Comune, dei Vigili del Fuoco e del Consiglio superiore dei lavori pubblici ? Anzi, in relazione al parere obbligatorio del Consiglio superiore dei lavori pubblici (per opere di importo superiore ai 25 milioni di euro) chiedo se non sia il caso di denunciare alle Autorità competenti la grave negligenza di chi ha dato il via all’opera senza neanche chiedere questo parere obbligatorio;

3)         la conclusione dell’opera è in pericolo ? Il “pasticcio” della definizione della zona rossa, che come giustamente afferma un noto scienziato, il prof. Ortolani, dovrebbe comprendere una distanza dal cono del Vesuvio adeguata ed invece è stata,  per ragioni inspiegabili, alterata tanto che territori più lontani dal vulcano sono in zona proibita mentre altri, come  quello dove dovrà sorgere il nosocomio,  più vicino al cratere, sono fuori dalla zona a rischio;

4)         Se non sia il caso da parte di Caldoro, Commissario straordinario alla sanità, di procedere ad un’ispezione presso l’amministrazione dell’Asl Napoli 1 che incredibilmente ha sbagliato ad effettuare un bonifico di ben 11 milioni e 200 mila euro. Difatti l’accordo transattivo con le imprese appaltatrici prevede pagamenti, da gennaio, con rate da 11 milioni e 200 mila euro ognuna e una di queste rate sembra sia stata bonificata su un altro conto corrente ! Inoltre credo che vada chiarito il perché si è scelto un direttore amministrativo non campano, come se nella nostra regione di circa 6 milioni di abitanti non ci fosse neanche un professionista idoneo a ricoprire tale incarico, ed oggi ci ritroviamo con uno “scienziato straniero” che  non è neanche capace di effettuare correttamente un bonifico. E poi ci lamentiamo pure della fuga dei cervelli !».

Redazione Politica

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