Cercola (Na). – La Corte dei Conti inchioda alle sue responsabilità l’ex sindaco Pasquale Tammaro, condannato per il risarcimento al comune di quasi 7.500€. Sotto la lente di ingradimento dei magistrati contabili è arrivato, a seguito di una lunga battaglia consiliare del neocandidato sindaco del PD Salvatore Grillo, il decreto sindacale emesso il 13 gennaio del 2010. Con questo provvedimento Tammaro nominò un responsabile del servizio finanziario esterno, benchè avesse in organico tale professionalità, la quale negli anni ha prodotto un’attività di ragioneria virtuosa.
La Procura di via Piedigrotta, entrando nel merito del giudizio, ha ritenuto che questo affidamento professionale sia stata viziato dalla violazione della regola di separazione tra politica e amministrazione, comportamento sancito dalla nostra Costituzione Repubblicana. A detta dei magistrato ci sarebbe stata una arbitraria volontà del sindaco a rimuovere un funzionario ostile.
Negli anni scorsi abbiamo seguito giornalisticamente la vicenda, senza mollare mai la notizia, nonostante le minacce di querela e di intimidazioni, ed oggi , ancora una volta, registriamo quanto sentenziato dalla Corte dei Conti sia in linea con quanto ipotizzato da questa testata giornalistica in tempi non sospetti.
La battaglia in consiglio comunale, poi culminata, con una serie di esposti , è stata condotta dall’ex consigliere comunale Salvatore Grillo, il quale facendosi largo tra compagni di opposizione dormienti ed ex sindaco opprimente, ha incalzato una condotta politica che è riuscita, al momento, a restituire qualche soldo alle casse comunali, letteralmente aggredite, queste ultime, da provvedimenti alquanto discutibili, ed ora sotto l’attenzione dei magistrati.
“Questa sentenza rappresenta la speranza per la buona politica – ha detto ai nostri taccuini Salvatore Grillo - io e la mia segreteria politica abbiamo attivato tutti i canali democratici affinchè si riuscisse a salvaguardare le casse comunali e la credibilità delle istituzioni comunali, messe in ginocchio da un’attività dell’ex sindaco Tammaro che oggi si delinea illegittima, e certifica il fatto che le nostre ipotesi erano fondate. Siamo inattesa degli altri giudizi in merito alla presunta illeggittima nomina del direttore generale(già ipotizzata dal Ministero degli interni nel dicembre 2010), del segretario generale esterno dell’agosto 2010, delle progressioni veriticali illegittime di due funzionari, e , in particolare, della Variante alla norme tecniche di attuazione al Piano Regolatore Generale, oggi al vaglio del Tar Campania, e attendiamo la sentenza prima dell’inizio della campagna elettorale.”
La vicenda che vide coinvolta la posizione al comune di Cercola di Francesco Saverio Barone raggiunse un aspetto grottesco, ed addirittura il sindaco di Arzano Fuschino, richiamò lo stesso Barone, il quale era in forza con un contratto a tempo pieno in quel comune. Il sindaco Tammaro, veementemente, insistette sulla legittimità dell’assunzione, ed un caso singolare vide protagonista anche l’attuale segretario generale del comune Giorgio Ricci, il quale nel consiglio comunale che si discusse dell’illegittimità di quella nomina, alle richieste reiterate di Grillo sull’esistenza della convenzione, tra comune di Cercola ed Arzano, nicchiò, e non prese mai posizione, e di fatto quella convenzione non poteva esistere, perchè l’assunzione era illegittima. Nonostante questa cappa di indifferenza oggi la città di Cercola vede trionfare la legalità.
L’aspetto politico non secondario che emerge da questo provvidemento giudiziario è relativo al come possano rivendicare una leadership nel centrosinistra i consiglieri comunali Barone e Meandro (PD), Fiengo (PD – API – Centro Democratico), Di Dato (PSE). Ed anche SEL e i grillini, squali di facebook: dove erano confinati in quei giorni di difesa delle istituzioni questi fuoriclasse della politica virtuale?
il direttore Gaetano Busiello