Napoli. – Passeggiando per Napoli, che ci si trovi in una piazza o si passi in un vicolo, non è raro che si venga allietati da un motivetto o da una melodia che rievochi antiche canzoni napoletane, e spesso si è all’oscuro di chi abbia realmente composto quelle musiche che attraversano gli anni senza cadere nel dimenticatoio. In occasione del settantanovesimo anniversario dalla scomparsa di un grande Maestro della cosiddetta epoca d’oro della canzone napoletana, l’Associazione Culturale NarteA alza il sipario al Complesso Museale di Santa Chiara – ingresso in via Santa Chiara n° 49 – per presentare un nuovo lavoro: “Napulitanata…ovvero, ti racconto Salvatore di Giacomo”. Realizzata in collaborazione con il Complesso Museale di Santa Chiara, l’iniziativa sarà messa in scena per la prima volta sabato 6 aprile 2013 alle ore 18:30, con prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785 per posti limitati. Costo biglietto 15,00 euro.
“Rendere omaggio a Salvatore di Giacomo va oltre il ricordo dell’uomo e dell’artista che è stato, dell’enorme lascito di opere. La sua personalità ha segnato Napoli, rendendola nota e ispirando le generazioni successive – dichiara Febo Quercia, direttore artistico di NarteA – E’ stato autore di molte famose poesie in lingua napoletana, molte delle quali poi musicate, che costituiscono una parte importante della cultura popolare partenopea. Dunque, questa iniziativa si sposa perfettamente con la nostra idea di far conoscere Napoli e l’inestimabile patrimonio artistico-culturale napoletano”.
Era la notte tra il 4 e il 5 aprile del 1934 quando Napoli perse una delle più straordinarie voci poetiche, ovvero, colui che seppe descrivere tutte le emozioni, che questa città provoca, in un solo momento: Salvatore di Giacomo. Perché Napoli non è fatta solo di strade, di vicoli e palazzi, di chiese e di monumenti. Napoli è fatta di note, di poesie, di semplicità e di colore. Marzo, Nannì, Marechiaro, Pianefforte ‘e notte, e ancora Carcioffolà, Dimane t’‘o ddico: sono pezzi di vita imprigionati dallo scrittore napoletano su fogli di carta e su pentagrammi che ancora oggi restano nella memoria e vengono decantati con lo stesso amore che li ha generati.
Attraverso l’interpretazione degli attori professionisti Viviana Cangiano, Marianita Carfora, Antonio Perna, Serena Pisa e Marco Visconti, un viaggio nella vita del poeta napoletano che amava raccogliere i propri pensieri, le proprie idee, passeggiando nel Chiostro Maiolicato del Monastero. Opere, aneddoti, poesie e canzoni, dipingeranno la Napoli di fin de seicle presentandola agli inconsapevoli ospiti che si lasceranno trasportare lontano dalla attuale frenesia cittadina, dove le voci del popolo si trasformeranno nelle voci della storia, della cultura e della tradizione…e se a “dirigere” questa orchestra di voci fosse proprio Salvatore di Giacomo?
Redazione Cultura