Caivano (Na). – - Dopo il successo, come autore e regista dello spettacolo “Huppah”, Antonio Vitale torna in scena con l’opera teatrale “Condannato a Morte”, nell’ambito della rassegna small 100/8vi-sionari in comunicazione a cura dell’auditorium e del teatro Augusteo di Napoli, venerdì 19 Aprile ore 21, a “Caivano-Arte”, in un lavoro teatrale nella quale si evince la bravura recitativa di un grande professionista.
L’opera originaria, dalla quale è tratto il monologo “L’ultimo giorno di un condannato a morte”, è di Victor Hugo ed il titolo è stato riadattato dall’artista nostrano.
Lo spettacolo “Condannato a morte” parla dell’angosciosa e dolorosissima attesa di un uomo che sta per essere privato del suo unico bene, della sua stessa vita. Attesa, che accompagnata da suggestive musiche, si consumerà lenta e inesorabile, al ritmo ossessivo, martellante degli ultimi pensieri e dei deliranti fantasmi di una mente incredula e atterrita.
È una denuncia forte alla “pena di morte”, questo bellissimo testo di Victor Hugo. L’uomo, protagonista della vicenda, attraverso le sue profonde riflessioni, vive gli ultimi attimi della sua vita con grande dignità, alternando momenti di lucidità ed altri che rasentano quasi la follia. “Follia”, dettata dalla condizione in cui si trova.
Paura e consapevolezza del destino ormai segnato dalla morte si intrecciano continuamente e, dove, di tanto in tanto emerge ancora un barlume di speranza per una grazia, che, purtroppo, non arriverà mai. Lo spettacolo sarà replicato anche il giorno successivo, sabato 20 aprile a Caserta, presso “La bottega del teatro” in via Volturno.
Redazione Spettacolo