Torre Annunziata (Na). - La morte dello scolaro per un bocconcino di mozzarella andato di traverso ha riproposto, drammaticamente, l’esigenza di una maggiore e più accurata opera di informazione e di formazione.
Gli insegnanti e gli operatori scolastici devono sapere ‘’cosa fare e cosa non fare’’ in caso d’emergenza sanitaria; quali manovre salvavita, anche solo meccaniche, si possono e si devono tentare, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e dei sanitari del 118.
Di questo si parlerà domani, venerdì 19 aprile, alle ore 16,00, nell’Aula magna della Scuola Media ‘G. Pascoli’ di Torre Annunziata, nel corso di un Seminario/Corso di Formazione rivolto in maniera particolare ai docenti ed agli operatori della scuola. Un progetto propedeutico anche all’acquisizione certificata di specifiche abilità (ad esempio il massaggio cardiaco, la respirazione bocca a bocca, ecc.).
Introdurrà i lavori la Dirigente scolastica, prof.ssa Daniela Flauto. Le relazioni saranno svolte dal dott. Antonio Vitale, Direttore Uoc del Reparto di pediatria dell’Ospedale Moscati di Avellino e dal dottor Enzo Caputo, decano dei pediatri di famiglia torresi e Consigliere provinciale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri).
‘’Domani – anticipa il dottor Caputo – avremo la possibilità di ascoltare uno dei massimi esperti in materia, il dottor Antonio Vitale. Sarà l’occasione per approfondire argomenti di grande attualità e di enorme rilevanza sociale, oltre che sanitaria. E’ sempre più avvertita, non solo nella scuola, la necessità di una maggiore conoscenza delle tecniche di primo pronto soccorso. Spesso, una manovra all’apparenza semplice, come la respirazione bocca a bocca, se fatta male, può fare la differenza, in termini davvero tragici. Bisogna che la Scuola ed il mondo medico collaborino per far crescere un’autentica ed efficace cultura della prevenzione del rischio. Ringrazio sin da ora la preside, professoressa Flauto, per aver accolto con entusiasmo l’idea di un Seminario formativo rivolto ai docenti ed agli operatori della scuola. Mi auguro che l’iniziativa possa essere ripetuta anche in altri Istituti del nostro Comprensorio e che possa diventare, presto, un appuntamento fisso, anche in vista del conseguimento di un vero e proprio patentino per manovre salvavita’’.