Roma. - Durante la cerimonia di giurmento del governo Letta, un uomo ha sparato davanti a Palazzo Chigi – sede della presidenza del Consiglio – colpendo due carabinieri. Ad aprire il fuoco un uomo in giacca e cravatta che all’improvviso ha sparato. I due carabinieri avrebbero risposto al fuoco.
L’uomo all’improvviso, ha aperto il fuoco contro i militari. Si chiama Luigi Preiti, è nato nel 1964 in Calabria, dove è tornato a vivere dopo aver trascorso molti anni ad Alessandria, dove è stato sposato ed ha un figlio di dieci anni.
Preiti – che non ha precedenti penali ed ha agito da solo – ha sparato diversi colpi di pistola e ha poi tentato di fuggire, ma è stato ferito durante una colluttazione con le forze dell’ordine e arrestato. Preiti, però, non è uno squilibrato nonostante nei primi minuti sopo la sparatoria si era diffusa la voce che avesse problemi mentali. ‘Non ha mai sofferto di patologia psichiatriche – assicura il fratello Arcangelo – Siamo allibiti, non sappiamo spiegarci quel che è potuto accadere”.
Dopo essersi trasferito in Piemonte negli anni novanta, Luigi Preiti si è sposato e la coppia ha avuto un figlio. Due anni e mezzo fa Preiti si è separato dalla moglie ed ha scelto di tornare a vivere a Rosarno, con i genitori; la moglie ed il figlio sono rimasti in Piemonte e vivono a Predosa.
Secondo prime informazioni, i due carabinieri – un brigadiere e un appuntato – non sarebbero in pericolo di vita. E’ confermato che uno dei due militari è ferito ad una gamba, mentre l’altro sarebbe stato colpito di striscio al collo.
I volti dei nuovi ministri sono passati dalla gioia, all’incredulità poi allo sgomento appena appresa la notizia della sparatoria davanti a Palazzo Chigi durante la loro cerimonia del giuramento al Quirinale.
“L’area intorno a palazzo Chigi è stata completamente transennata dai Vigili Urbani. Bandoni sono stati srotolati in via del Corso e il traffico è bloccato. Dietro le transenne sono centinaia le persone che si sono assiepate: scattano fotografie e cercano di sapere cosa sia accaduto. All’interno del perimetro delimitato è un continuo via vai di ambulanze e forze dell’ordine.
A naso penso sia il gesto compiuto da uno squilibrato” risponde ai giornalisti che gli chiedono informazioni sulla sparatoria davanti palazzo Chigi, il neoministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri uscendo dal Quirinale al termine della cerimonia di giuramento. A chi le chiede: “Dunque nessuna regia?” il ministro replica: “Credo proprio di no, spero si tratti di un fatto isolato ma dobbiamo ancora appurare le esatte dinamiche dell’evento anche se non è più un compito che spetta al mio dicastero”. Alla domanda se avesse dato consigli al nuovo ministro dell’Interno Alfano, a capo di un dicastero ricoperto fino a ieri da lei stessa, Cancellieri ha replicato: “Assolutamente no, non è nella mia natura dare consigli, ma sicuramente ci vedremo presto”.
“E’ il gesto di un pazzo e di uno squilibrato ma non ci dobbiamo stupire quando si inveisce continuamente contro il ‘Palazzo’, come se fosse da abbattere” ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Ai cronisti che gli chiedevano se si riferisse al Movimento 5 Stelle, ha replicato: “Non mi riferisco a nessuno”.
A strettissimo giro i capigruppo del M5S Roberta Lombardi e Vito Crimi hanno diffuso una nota congiunta: “A nome di tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle esprimiamo la nostra ferma condanna per il folle gesto di violenza perpetrato poco fa davanti a Palazzo Chigi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà umana e civile ai due Carabinieri in servizio ed al passante feriti. La democrazia non accetta violenza”. “Ci discostiamo da questa onda che spero finisca lì – scrive sul suo blog Beppe Grillo – perché il nostro MoVimento non è assolutamente violento. Piena solidarietà alle forze dell’ordine e speriamo che sia un episodio isolato e rimanga tale” (Ansa)
Redazione Politica