Roma. Governo incassa la fiducia anche al Senato E’ scontro sull’Imu. Aut aut di Berlusconi

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Il governo di Enrico Letta ‘incassa’ la fiducia anche al Senato con 233 sì, 59 no e 18 astenuti. La maggioranza era 156.
LETTA, C’E’ UN GRANDE PROBLEMA, TROPPE ASPETTATIVE – “Mi sono reso conto che c’é un grande problema: c’é un carico d’aspettative francamente eccessivo” su di noi. Lo ha detto il premier Enrico Letta al Senato spiegando che dopo aver letto i giornali ed aver ascoltato i commenti in Parlamento “la giornata si è caricata di molte preoccupazioni”.

“Se non c’é la consapevolezza dell’oggettiva fragilità di quanto fatto e di quanto stiamo facendo e si pensa che tutti i problemi si siano risolti facendo un governo io credo che abbiamo sbagliato. La situazione rimane di grandissima difficoltà”.

“La squadra di Governo che lavorerà con il Parlamento cercherà di avere un rapporto corretto” con le Camere perché “negli ultimi 10 anni abbiamo vissuto un rapporto sempre più asimmetrico” perché è chiaro che “le nostre istituzioni non funzionano. Da qui il tema della Convenzione”.

“La scelta che tutti insieme qui abbiamo fatto è figlia di una situazione d’emergenza, che noi affrontiamo con determinazione, buona volontà, energia e consapevolezza dei nostri limiti. Ma c’é un’emergenza, che non scompare perché la Camera ha dato la fiducia e oggi mi auguro la dia il Senato”.

“Metto la convenzione al centro della riflessione, ribadisco qui che è un tema rispetto al quale proprio al Senato, con il presidente Schifani, si è fatto un lavoro molto forte, marcato e profondo che ha portato a tanti punti di convergenza possibili che spero possano essere utilizzati”. Così il premier Enrico Letta al Senato.

“Dobbiamo cambiare su tante cose, sulle regole ma anche su cose minori, come ad esempio la questione degli stadi. Noi dobbiamo lasciare tutto fermo perché fare qualcosa ci spaventa? Dobbiamo renderci conto che bisogna fare dei cambiamenti che servono a tutti nel senso della concretezza”.

“Io avrei voluto un diverso esito elettorale ma la realtà è quella che abbiamo di fronte”. E “la realtà è il principale tema che un uomo politico deve mettere al centro della sua azione, oppure raccontiamo a noi stessi delle favole per stare tranquilli”.

“Ho parlato di 18 mesi per la Convenzione non perché irrispettoso del parlamento che è libero e sovrano ma perché ritengo che la vita del governo debba essere legato a adempimenti certi”. Così il premier Enrico Letta torna sulla durata indicata ieri per un bilancio di governo.

BERLUSCONI,SENZA ABOLIZIONE IMU NO SOSTEGNO A LETTA – “CertO che sono fiducioso sia sull’abolizione che sulla restituzione. Non sosterremmo un governo che non attua queste misure né lo sosterremmo dall’esterno. Abbiamo preso un impegno con gli elettori e vogliamo manteneRlo”. Lo afferma Silvio Berlusconi arrivando in Senato a proposito dell’Imu.

DELRIO, IMU VIENE SOSPESA CON IMPEGNO DI ALLEGGERIRLA – “L’Imu verrà sospesa per la rata di giugno con l’impegno ad alleggerirla soprattutto per i meno abbienti”. Così il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio. “Il lavoro sarà fatto con il Parlamento, non possiamo sapere il punto di approdo”. Rispetto alla rimodulazione dell’Imu, spiega, “c’é un problema di liquidità di Comuni che affronteremo”.

“No, credo proprio di no”. Delrio risponde così a chi gli domanda se sia ipotizzabile uno sforamento del tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil nel 2013. “Ora vediamo come va il tour del presidente in Europa ma – sottolinea il ministro – l’importante è riuscire a ottenere una deroga per gli investimenti strategici. E occorre individuare quali”.

CAMUSSO, DA SINDACATI NO ABOLIZIONE TOUT COURT DELL’IMU - A Cgil, Cisl e Uil “non va bene l’idea che si abolisca tout court l’Imu sulla prima casa, così vengono sottratte risorse a politiche più necessarie. Bisogna scegliere e dire che si difendono le persone con una sola casa, non chi ha 20 ville e 37 appartamenti, e con valore basso”. Così Susanna Camusso sulla posizione unitaria con Cisl e Uil

UE,ABOLIZIONE?RISPETTARE TARGET SENZA NUOVO DEBITO – “Gli obiettivi di bilancio per l’Italia non cambiano e il nuovo governo dovrà dire come intende rispettarli senza nuovo indebitamento”: così un portavoce della Commissione Ue a chi gli chiedeva se Bruxelles accetterebbe una abolizione dell’Imu.

“Sono sicuro di poter contare sul suo impegno per la continuazione del processo di riforme necessarie affinché, insieme, gli europei possano far fronte alle sfide della crisi, con l’auspicato rilancio della crescita e dell’occupazione”: così il presidente della Commissione José Barroso si congratula con il nuovo governo.

CRIMI,INVITIAMO NOI LETTA A SCONGELARSI, NO FIDUCIA – “L’attendevamo sui fatti e ha mostrato la rigidità di un sistema politico ibernato”, “lei ci ha invitato a scongelarci, ma l’invito a scongelarsi lo rivolgiamo noi a lei”. Così Vito Crimi (M5S) nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Letta. Tra i ministri ci sono “tanti nostromi di governi naufragati”. Il governo “sarà ostaggio di veti e mercanteggiamenti dei partiti”. Il M5S “non darà la fiducia”, ma si “confronterà sui contenuti”. “Saremo sempre responsabili”.

CEI, PRIORITA’ SIANO LAVORO E FAMIGLIA – “La mia speranza è che i temi della famiglia e del lavoro, che alla fine sono un problema unico nella contingenza attuale del nostro paese, siano davvero la priorità e siano davvero un punto di incontro di bene comune”. Lo ha detto monsignor Arrigo Miglio,arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle settimane sociali dei cattolici italiani, parlando del nuovo governo.

LUPI, ENTRO SETTIMANA FAREMO SOTTOSEGRETARI – “Sì, entro la settimana”. Risponde così il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi, conversando con i cronisti in Transatlantico al Senato, a chi gli chiede se entro la settimana potrebbero arrivare le nomine dei sottosegretari.

“Si”. Risponde così Lupi conversando con i cronisti nel Transatlantico del Senato a chi gli chiede se il primo provvedimento del governo sarà l’approvazione del Def.

MARONI, 18 MESI CI VA BENE MA NON FAREMO SCONTI – “Diciotto mesi per fare le riforme col Senato federale è una prospettiva che a noi interessa”. Lo ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni sulla Convenzione proposta dal premier Enrico Letta. Maroni ha confermato di voler collaborare, ma ha avvertito: “faremo le nostre battaglie senza sconti”. (Ansa)

Redazione Politica

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