Napoli. – Gli antichi greci affascinati dal Tempo, dallo scorrere della vita, introdussero ben due termini diversi per indicare un tempo sequenziale e “un tempo nel mezzo”. Quest’ultimo è certamente quello che ha sempre destato più fascino: Kairòs, un momento di un periodo di tempo interminato nel quale qualcosa di speciale accade. All’insegna della Cultura, in quanto anche tutela e riscoperta del patrimonio partenopeo, l’Associazione Culturale NarteA propone “Kairòs, sussurri del tempo”, un percorso teatralizzato ideato in collaborazione con il Museo delle Arti Sanitarie con l’intenzione di sostenere il progetto di ristrutturazione del Museo delle Arti Sanitarie che risiede all’interno del Complesso degli Incurabili, sito a Napoli, in via Maria Longo n°50. Un momento appropriato per rivivere questo luogo non può che essere la manifestazione del Maggio dei Monumenti 2013.
Sabato 25 maggio 2013, alle ore 18:30, su prenotazione obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785 (quota partecipativa di € 15,00 a persona), parte questa particolare visita itinerante alla scoperta del Complesso e del Museo delle Arti Sanitarie dell’Ospedale degli Incurabili proprio con l’intenzione di mostrare al pubblico uno dei luoghi più emozionanti che esistono sul territorio napoletano: “Siamo convinti che il tempo impiegato per la tutela e la valorizzazione del nostro territorio, sia sempre un “kairòs”, un tempo giusto, – afferma Erika Quercia, presidente di NarteA – Inoltre, crediamo che un momento per la cultura, la riscoperta delle tradizioni e delle proprie origini, attraverso l’emozioni vissute in luoghi “nostri” ma mai visitati prima, non sia mai tempo perso”.
Si aprono ai visitatori le porte del rinascimentale Complesso degli Incurabili con “Kairòs, Sussurri del tempo: gli ospiti saranno catapultati nell’epoca remota in cui fu fondata la struttura partenopea attraverso personaggi storici redivivi, animati dagli attori professionisti Federica Altamura, Katia Tannoia, Raffaele Ausiello e Valerio Napoli, e un esperta equipe di guide del Complesso. Un’immersione alternativa nel segno della storia e delle tradizioni partenopee, nel pieno periodo di fioritura del Rinascimento napoletano, in quel luogo dove il tempo resta imprigionato, come l’impronta di un momento in cui i sentimenti diventano protagonisti assoluti delle vicissitudini storiche: l’ospedale degli Incurabili non fa eccezione. Fondato nel 1521 da Maria Lorenza Longo che volle tener fede ad un voto fatto quando era vittima di una malattia che l’aveva paralizzata, oltre ad altri pregi, questo spazio racchiude in se il segno di un tempo, il respiro di un battito ormai andato, che si ferma a guardare le passioni, gli amori, gli ideali che si sono susseguiti nei secoli tra quelle mura. Come mostrano le donne della Buona Morte che sono qui passate, c’è sempre un tempo per cambiare. O meglio c’è un tempo per ogni cosa: vivere, soffrire, guarire, amare, morire. In questo luogo, in ogni momento, si sente ancora il sussurro di quel tempo, che parla ancora.
Redazione Cultura