Pollena Trocchia (Na). – E’ iniziata la settima campagna annuale di scavi nel sito archeologico di Pollena Trocchia dove sorge una villa romana con terme parte di un insediamento distrutto presumibilmente dall’eruzione pliniana del 472 d.C. Ottanta studenti, provenienti dalle principali università del mondo, hanno abbracciato il progetto di Apolline Project, l’associazione di archeologi presieduta dal dottor Girolamo Ferdinando De Simone responsabile degli Scavi. Al lavoro ci sono ragazzi provenienti tra le altre dalle università di Oxford, Dublino e Sydney e sono tutti ospiti di Palazzo Cappabianca, la struttura che il Comune di Pollena Trocchia ha messo a disposizione di Apolline Project e dove ha sede il Centro Studi Nord Vesuvio. “Come accaduto negli anni scorsi, ci aspettiamo che anche durante questa nuova campagna appena iniziata ci siano scoperte importanti per il mondo dell’archeologia”, commenta il sindaco Francesco Pinto.
“La presenza qui a Pollena Trocchia di rappresentanti delle principali facoltà di archeologia del mondo ci riempie di orgoglio e ci spinge a continuare a sostenere la ricerca così come fatto nella passata consiliatura”, conclude il primo cittadino la cui amministrazione, nel 2008, strappò all’incuria il sito dove sorgeva una discarica abusiva di rifiuti. “Siamo soddisfatti perché anche quest’anno abbiamo ricevuto oltre 150 richieste di studenti intenzionati a prendere parte alla campagna, - dichiara invece Girolamo Ferdinando De Simone - questo testimonia l’interesse della comunità internazionale nei confronti del sito di Pollena Trocchia e ci spinge ancora a confidare in un supporto sempre maggiore da parte delle istituzioni pubbliche”.
Redazione Cultura