Eccoci qua. Poche ore al voto del ballottaggio a Cercola. Noi de “Il Secolo Nuovo” , essendo una testata giornalistica nata in quei territori, abbiamo ritenuto opportuno seguire la campagna elettorale in modo attento. Di questa infinita campagna elettorale, 45 giorni sono davvero tanti, registro con vivo stupore l’inutile tensione che ha caratterizzato questo fondamentale momento politico locale.
Gli elettori di Cercola si troveranno di fronte ad una scelta: o dare fiducia al candidato sindaco Salvatore Grillo (PD – Cercola Città Solidale) ed i suoi giovani, oppure sostenere la vecchia nomenklatura cercolese che sostiene il candidato sindaco Vincenzo Fiengo.
Questa è stata la prima campagna elettorale comunale a Cercola dove il digitale: – social network e testate on line – , hanno avuto il loro spazio. Mentre da un lato c’è stato il riscontro positivo relativamente al fatto che la comunità è stata informata in tempo reale sulle vicende della campagna elettorale attraverso i siti giornalistici on line, dall’altro canto è arrivata la macchina infernale di facebook, un social network divenuto, a tutti gli effetti, un vero contenitore dove raccoglie la spazzatura di atteggiamenti e comportamenti che hanno inquinato il dibattito politico cittadino.
Colgo l’occasione per chiarire un aspetto : il concedere spazio ad un gruppo di giovani, anche di estrazione politica diverse dalla mia, non vuol dire che Gaetano Busiello sia diventato di sinistra, ma certamente pone l’accento sulla mia capacità culturale di guardare anche oltre il mio retaggio politico. Mi hanno fatto sorridere i continui, e spesso violenti, attacchi sulla mia persona riguardanti un mio presunto sostegno a Salvatore Grillo , candidato sindaco. I miei “simpatizzanti” avrebbero dovuto scandalizzarsi se il sottoscritto in campagna elettorale avesse negato e preso le distanze da tutte le battaglie di legalità e trasparenza condivise - con lo stesso Salvatore Grillo – , da posizioni e spaccati della società civile molto diversi, ma che si sono ritrovati sui temi dalla legalità, bon ton istituzionale, etica pubblica e salvaguardia delle casse comunali.
La città di Cercola è ad una svolta epocale, e non è in ballo la semplice partita politica, ma una importantissima occasione culturale: da un lato tutto il vecchio della politica con Vincenzo Fiengo, e dall’altro un mondo nuovo con Salvatore Grillo. La responsabilità è nelle mani degli elettori: accontentarsi di quanto prodotto dagli amministratori negli ultimi venti anni oppure concedere fiducia ad una squadra che ha fatto della freschezza e dell’intrapredenza il proprio biglietto da visita.
Cercola non è comune qualunque, e necessita di una guida di spessore. La città di Cercola fisicamente è dentro Napoli, ma istituzionalmente è fuori. La città di Cercola è fisicamente dentro il Parco Nazionale del Vesuvio , ma istituzionalmente ne è fuori. La città di Cercola è pochi km dal centro strico della città partenopea, a 4 km dal Vesuvio, a 7 km dall’aeroporto: insomma è a pochi km da tutto, ma lontana dal mondo. Mi chiedo : come mai la logistica non corrisponde all’integrazione istituzionale? Mi spiego meglio: in questo periodo storico la città di Cercola non può essere schiacciata,ancora una volta, dalla metropoli. Tra un paio di anni apre l’Ospedale del Mare sotto al Vesuvio, ai confini con Cercola; si rivedrà il perimetro della Zona Rossa e si rilancerà il turismo nel Parco Nazionale del Vesuvio, ed a questi appuntamenti dovrà essere presentem e pronta con una guida amministrativa che faccia proiettare, realmente, Cercola come porta d’ingresso naturale sia al Parco Nazionale del Vesuvio che alla città di Napoli.
Domani con una convizione mai avuta prima mi accingerò ad esprimere il mio voto “liberamente” . Ed auspico per quella comunità, che tante resistenze mostra a noi che non siamo orginari di questo territorio, il cambiamento di marcia che faccia risplendere il sole sopra Piazza Libertà.
il direttore Gaetano Busiello