Cercola (Na). – Le autorità competenti stanno rocostruendo la dinamica che ha caratterizzato l’incendio che ha visto coinvolta una famiglia di Cercola – zio e nipote – nell’incendio del motoscafo a Piano di Sorrento.
Pare che a ritardare e complicare le operazioni di spegnimento del rogo sia stata la mancanza di ernergia elettrica che non ha consentito ai bocchettoni anticendi di funzionare, determinando un panico generale sulla spiaggia e nella zona, tale da prevedere lo sgombero da parte delle autorità competenti.
Nelle settimane scorse i commercianti del posto avevano già sollevato la questione dell’ENEL, relativamente alle difficoltà di erogazione dell’energia elettrica. I due cercolesi a bordo della barca sono stati dimessi dall’ospedale con una prognosi di venti giorni per la guarigione.
Redazione Cronaca