Napoli. – La sentenza del Tribunale civile di Napoli, 12a sezione, pubblicata oggi 4 luglio – giudice dott. Gatto – ha respinto le domande dei nipoti dell’artista, che sostenevano l’incapacità psichica dello zio nella redazione dei testamenti in favore dell’amico Forti. Le disposizioni testamentarie, ritenute dunque valide, contengono solo dei legati in favore dei nipoti stessi, ma non la chiamata all’eredità universale, che il grande della canzone napoletana ha riservato all’amico del cuore Carlo Albertino Forti per finalità benefiche. Si chiude così la seconda fase di una querelle giudiziaria che vede altra precedente pronuncia dello stesso Tribunale, che dichiarava la nullità di un presunto testamento olografo – che nominava erede la governante Mariella – impugnato dal Forti perché redatto per mano guidata.
“Sono molto soddisfatto – afferma l’avv. Marciano - perché la sentenza rende giustizia a Forti, una persona per bene, ispirata a valori religiosi, che è stato ritenuto dal Murolo un vero amico, tale da affidargli con vari testamenti l’eredità, nella certezza che sapesse farne buon uso a fini di beneficenza. Oltre all’opposizione dei nipoti verso i testamenti, parallelamente ho dovuto affrontare la questione di un testamento in favore della governante Marinella e, grazie al capacissimo perito grafologo col. Vincenzo Caiazzo, è stato possibile dimostrare che il testamento era stato redatto con pugno guidato. E’ stata una lunga ed articolata battaglia legale, ma oggi finalmente la giustizia ha prevalso”
Redazione Cronaca