Fiducia al Governo. Il “democristiano” Letta si divora Berlusconi e Renzi | direttore Gaetano Busiello

papi disfatta

La giornata politica che si è consumata ieri nelle aule del potere romano - Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama - verrà consegnata alla storia come quella della fine della Repubblica Berlusconiana. Non è giusto definirla,  in modo semplicistico,  “Seconda Repubblica”, visto che il Cavaliere di Arcore affondò le mani nel potere,  già,  nella Prima Repubblica con Bettino Craxi.  Finanziandolo prima, e ottenendo poi le frequenze radiotelevesive .  E come possiamo essere così certi che lo stesso Berlusconi non esca fuori completamente dai giochi pootere del prossimo futuro? Quindi, ufficializziamo solo il dato preciso: finisce la Seconda Repubblica Berlusconiana, e gli esecutori materiali di questa disfatta si definiscono “Diversamente Berlusconiani”, capeggiati da Angelino Alfano, attuale segretario nazionale del PDL e vicepremier. Ovviamente il mandante è un democristiano: Enrico Letta.

Enrico Letta, utlizzando i piu’ precisi dettami delle strategie democristiane,  – quelli seri – , in un sol boccone si è divorato , oltre l’arroganza di Berlusconi, anche le velleità di Matteo Renzi. Quest’ultimo, populista dei nostri giorni e tempi, – politico del “gimme five”, – incassa una delle piu’ silenziose scottature che  lo confina in una battaglia intestina nel PD , però  non minerà il suo nuovo antagonista Enrico Letta. Quest’ultimo si è guadagnato di fatto la leadership europea da luglio 2014,  con la presidenza UE  a disposizione dell’Italia nel secondo semstre del 2014.Nel 2015 le cose saranno totalmente cambiate, ed il sindaco di Firenze sarà capace di fronteggiare Letta che andrà nel frattempo a farsi valere, e lo sa fare, nei Palazzi Europei?

Non sappiamo chi ha vinto ieri. Non crediamo che la crisi economica sia risolta con la conferma del Governo Letta. Non è ipotizzabile l’uscita completa di Berlusconi fuori dallo scacchiere politico nazionale. Ma un dato storico è certo: un pò di credibilità internazionale alle nostre istituzioni verrà conquistata. Il nostro capo di governo, Enrico Letta, può non piacere alla comunità italica, d’altronde come piace ai poteri forti europei, ma quello che non ci spaventa di questo novello dracula-  che ha “succhiato il sangue  di Berlusconi e dei berlusconini(Matteo Renzi) -  è l’impeccabile serietà e la straordinaria dialettica politica, caratteristiche  capaci di regalare tranquillità anche nei piu’ accesi momenti del  dibattito politico  nazionale. Ieri , a Palazzo Madama, davanti a Silvio Berlusconi, in modo garbato ma forte, gli ha sparato in faccia che la sovrapposizione tra le vicende giudiziare del capo dell’opposizione e l’azione di governo non deve realizzarsi. Solo un demcoristiano di ferro, di quelli seri, poteva chiarire alla nazione intera quello che stava accadendo, senza determinare risse e casi nazonali; anzi , addirittura si è  consumato  il dietrofront del suo principale avvevsario politico, dal retrogusto amaro di suicidio politico

Nostalgia di moderatismo, di repubblica democristiana , è riemersa in Italia , dopo i fatti di questo ventennio con i fallimento degli onesti: Forza Italia ed AN; e con l’imborghesimento dei cattocomunisti oggi PD. La nazione è piegata su stessa, largo ai moderati. Possono piacere o no.

il direttore Gaetano Busiello

 

 

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