Pomigliano. Vicenda Sodano, il sindaco Russo: il vicesindaco napoletano non violento, perchè non si è approfondito nel PD?

lello-russo

Pomigliano d’Arco (Na).- «Disobbedienza civile? Direi democrazia perché, a quanto mi consta, l’allora senatore Tommaso Sodano accompagnò la protesta di oltre 500 commercianti che protestavano, insieme ai cittadini,  contro un’operazione poco chiara». Così risponde Lello Russo (Pdl), attuale sindaco di Pomigliano d’Arco, la stessa città dove si verificò l’episodio per il quale Sodano è stato condannato in primo grado, se gli si chiede cosa pensa della vicenda.  Pomigliano è la città, stando alla sentenza, «offesa», quella alla quale il vicesindaco di Napoli dovrebbe corrispondere un risarcimento.

«Non ero io il sindaco, all’epoca- dice Russo ma il problema non è Sodano, che conosciamo e che riteniamo lungi dal soggetto violento che ci hanno dipinto  le cronache di questi giorni e convinto assertore delle pari opportunità. Il problema invece è che nessuno ha chiesto né ai commercianti, né al popolo presente quel giorno nell’aula consiliare di Pomigliano d’Arco perché mai fossero contro l’operazione che si stava consumando».

«A quanto ricordi – aggiunge Russo – ogni volta che sul territorio si è creato un movimento di protesta, il Pd si è sempre schierato , almeno a parole, al fianco del popolo. In quel caso specifico, no. Anzi c’era così tanta fretta di votare una deliberazione da farli optare per una seduta che non poteva essere tenuta a porte chiuse. E da lì si è generato tutto, anche gli equivoci».  Quanto a Sodano, il sindaco Russo aggiunge: « Tutti a Pomigliano d’Arco lo conoscono e nessuno pensa che sia un soggetto violento, persino chi non può condividerne idee e posizioni politiche».

Redazione Cronaca

 

Lascia un commento

Powered by ODDERS Communication Agency