Volla (Na). – Da oggi Riccardo Festa non è piu’ l’assessore all’Urbanistica: il suo incarico fiduciario è stato revocato dal sindaco Angelo Guadagno. Una vera e propria bufera politica sta investendo la maggioranza di centrosinistra, guidata da Angelo Guadagno, da un anno e mezzo alla guida della città. Accuse al veleno, partite da entrambi le posizioni, hanno caratterizzato le ultime settimane lo scontro tra l’assessore all’urbanistica Riccardo Festa e la maggioranza di centrosinistra.Di seguito il comunicato stampoa del sindaco Angelo Guadagno:
In merito a quanto accaduto durante la seduta di Consiglio Comunale di lunedì 28 ottobre scorso, il Sindaco Angelo Guadagno – insieme a tutte le forze politiche espressione della maggioranza consiliare – intende respingere con forza le accuse mosse in aula dall’Assessore all’urbanistica Riccardo Festa. “Le dichiarazioni rese dal componente dell’esecutivo – ha spiegato il Capo del Governo cittadino – sono da considerarsi totalmente (?) mendaci, prive di qualsivoglia fondamento e soprattutto tendenti ad una intollerabile mistificazione dei fatti e degli avvenimenti (?)”.
A giugno 2012, a seguito della vittoria elettorale conseguita con oltre il 60% dei suffragi, la Fascia tricolore vollese scelse di far entrare l’architetto Festa nella sua squadra di governo affidandogli, tra le altre, la delega all’Urbanistica: una delega tanto importante quanto delicata e determinante l’assunzione del grande onere di operare affinché si giungesse in tempi celeri alla realizzazione di un nuovo Piano Urbanistico Comunale per la città di Volla. L’approvazione di uno strumento urbanistico ex novo è infatti risultato uno dei punti caratterizzanti il programma elettorale della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto il primo cittadino in carica. Un vero e proprio impegno solenne preso non solo con il proprio elettorato ma con tutta la cittadinanza, che l’attuale Governo ha da sempre, già negli anni di ferma opposizione all’amministrazione di centrodestra, ritenuta meritevole di uno strumento di pianificazione, che da un lato garantisse uno sviluppo ordinato ed armonico della città e dall’altro permettesse una nuova edificazione a vantaggio soprattutto di quei tanti piccoli proprietari che da anni attendono di poter realizzare un’abitazione per se ed i propri figli nel rispetto della legge. L’Architetto Festa ha avuto a disposizione – godendo sempre dell’incondizionata fiducia del primo cittadino (nonostante la mancata rappresentanza in Consiglio Comunale di ‘Sinistra Ecologia e Libertà, partito di riferimento dell’Assessore) – quattordici mesi di tempo per tramutare l’indirizzo politico delle forze di maggioranza e del primo cittadino, in una proposta di Piano che garantisse a tutti i nuovi interventi edificatori di partire contestualmente, che consentisse una quanto più equa distribuzione degli indici di edificazione, che favorisse il più possibile gli interventi diretti anziché la pianificazione attuativa (i cosiddetti P.U.A.), che permettesse la coincidenza tra il Piano strutturale ed il Piano programmatico-operativo, che garantisse la realizzazione di nuove opere pubbliche su tutto il territorio e non solo in alcune sue parti. Dopo oltre un anno di Amministrazione non si può non prendere atto che l’idea di Piano urbanistico alla cui realizzazione concreta risulta essersi prodigato l’architetto Festa risulta mal conciliante ed incompatibile con l’indirizzo politico dettato in modo inequivocabile dal Sindaco e dalle forze di maggioranza (Partito Democratico e Lista civica “Verso il futuro”).
Per tale motivo, il primo cittadino Angelo Guadagno, in data 4/11/2013, ha sottoscritto il decreto sindacale con il quale ha revocato all’Architetto Riccardo Festa l’incarico di Assessore che gli aveva conferito in precedenza. Contestualmente, Guadagno ha deciso di curare personalmente gli affari inerenti i settori Urbanistica, Lavori pubblici ed Edilizia scolastica che fino a questo momento aveva delegato all’ex assessore Festa. “Una decisione – ha commentato il sindaco – presa nella consapevolezza che per rendere ancora più celere l’iter finalizzato all’adozione del nuovo Piano urbanistico la relativa azione politico-amministrativa dovrà essere seguita in prima persona proprio dal sottoscritto”.
Redazione Politica
Il sindaco suo malgrado è diventato il parafulmine di tutto quanto sta avvenendo. Questo non significa che non abbia responsabilità, anzi! Però è stato mal consigliato e indotto all’errore da una parte del Pd.
Le principali responsabilità politiche, e non solo, anche se con diversi gradi, appartengono ad alcuni esponenti del suo partito: presidente del consiglio in testa e a seguire l’assessore alla trasparenza, l’ultima consigliera dichiaratasi indipendente, il capogruppo sono i veri responsabili e protagonisti di questa pagina politica. Una vicenda che possiede diversi risvolti. Su tutto questo a presto una mia puntuale intervista. R. Festa
QUANTE CONTRADDIZIONI NELLE AFFERMAZIONI DEL SINDACO
In un articolo apparso su vari quotidiani il sindaco afferma che <>.
La prima cosa che risulta evidente è che il sindaco non è d’accordo con se stesso. Delle due l’una: o quanto detto è totalmente falso e privo di fondamento. Quindi ciò che ho detto non è mai avvenuto. Ma, se invece quanto da me affermato è tendente a mistificare i fatti, ciò significa che ci sono dei fatti che io ho raccontato diversamente, ossia mistificandoli. Ebbene il sindaco lo faccia sapere al sottoscritto e alla città.
Inoltre afferma: <>.
Per quanto mi riguarda quello che dovevo dire in questa fase sul puc è agli atti del consiglio comunale, nella relazione.
Inoltre il preliminare di piano, nella relazione di accompagnamento, redatta dall’ufficio di piano con l’università, che io ho condiviso, sono tracciate le linee guida su cui lavorare. È pubblicata sul sito istituzionale del Comune. Gli slogan non servono a fare un buon piano. Sindaco, partito democratico si sono solo e sempre interessati alla costruzione delle case e marginalmente a quanto importante perché la città possa avere uno sviluppo equilibrato ma concreto. Io voglio costruire un piano per tutti i 24.000 cittadini, loro solo per chi deve costruire case. Se a 14 mesi dall’insediamento della nuova giunta il piano non è stato ancora adottato è per colpa loro. Ad ottobre del 2012 la giunta ha preso atto del preliminare prodotto dall’assessorato, dall’università e dall’ufficio di piano. A gennaio 2013 era già pronta la tavole dello strutturale, quella degli obiettivi e delle strategie su cui il Pd ha perso ben tre mesi. Ha voluto, attraverso il sindaco, dare ulteriori indicazioni, ma non quelle che ufficializzano, mentre tutte le altre forze politiche di maggioranza, anche quelle non presenti in consiglio comunale avevano subito dato il loro assenso per proseguire. Dicono cose che non corrispondono alla realtà dei fatti, documentabili. Non scendo nei particolari se sarà necessario lo farò in seguito. Solo un inciso: le questioni riguardanti gli indici di fabbricabilità, le densità abitative, la realizzazione dei servizi per la collettività, la costruzione reale della parte pubblica della città per migliorare la vita di tutti, ripeto tutti i cittadini, sono illustrate con chiarezza nei documenti prodotti dall’assessorato, non condivisi dal sindaco e dalla maggioranza Pd, anche se oggi parte delle cose che il sindaco fa sue, ma sue non sono, le troverete in quei documenti.
Il sindaco dichiara ancora: dopo oltre un anno è risultato palese che l’idea di puc dell’assessore sia invece <>.
Ci tengo a precisare che sin dalle prime riunioni ho proposto al sindaco e alla maggioranza di costruire un piano partecipativo, ma la proposta mi è stata bocciata. Mi hanno risposto che non c’era tempo. Gli esponenti del Pd, con l’assessore alla trasparenza Navarro in testa, hanno dichiarato più volte che il piano o si fa come dicono loro oppure non si fa. Voglio ricordare che la redazione del puc non è competenza dei partiti, neanche dei consiglieri che lo devono votare. La competenza così come dice la legge è della giunta e dell’ufficio di piano. Ma questo né sindaco né maggioranza Pd vogliono capirlo, mentre le altre forze politiche lo hanno compreso fin dall’inizio. Inoltre, gli indirizzi sono quelli contenuti nel preliminare che la maggioranza compreso il sindaco hanno condiviso poiché non hanno prodotto alcuna osservazione nel merito. Pertanto siccome il piano che stavo portando avanti con l’università e con l’ufficio di piano rispetta quanto indicato nel preliminare credo che il sindaco e la maggioranza pd non sono più d’accordo su quel documento. Se così è possono ripartire e strutturare un nuovo preliminare a cui riferirsi. Però, invece di farlo con tecnici esterni, che non hanno nessun ruolo istituzionale, dovranno farlo, come io ho fatto, con l’università e l’ufficio di piano, istituzionalmente competenti.
L’ex assessore all’urbanistica R. Festa