Napoli. – Prossima fermata: Roma. La DHS Napoli C5 parte alla volta della capitale, dove affronterà la Lazio al Pala Gems. In casa azzurra c’è la voglia di confermare i progressi intravisti nella sfida con la Luparense e, soprattutto, invertire il trend negativo lontano dal parquet amico di Cercola, dove capitan Botta e soci non hanno raccolto neppure un punto nelle due precedenti apparizioni contro Martina ed Asti. Assenza pesante alle porte della capitale. Mancherà Bico Pelentir, fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. “Bico è un giocatore importante, inutile nasconderlo – a parlare è il tecnico napoletano Ivan Oranges – ma la forza di un gruppo sta anche nel riuscire a sopperire alle assenze. Lo sostituiremo col lavoro di squadra e chi scenderà in campo al suo posto non lo farà rimpiangere”. La sfida con la Lazio è la prima del ciclo di tre gare che porterà la DHS Napoli C5 al giro di boa del girone di andata. Lazio, Kaos Futsal (a Cercola venerdì prossimo, ore 20,30) e Pescara: tre squadre che attualmente sono dietro al Napoli in classifica. Per centrare l’obiettivo Final Eight di Coppa Italia serviranno altrettanti risultati positivi.
“Si apre un mini ciclo di partite molto importante – ammette il trainer azzurro – da affrontare con la massima attenzione, senza sbavature e con una maggiore concretezza sotto rete. E’ quello che fino ad oggi ci è mancato. La sfida con la Lazio è la prima tappa di questo percorso. Dobbiamo invertire la rotta lontano da Napoli, dove non ci siamo espressi al meglio fino ad oggi. Non sarà facile, perché la Lazio, al di là di quanto racconti la classifica, è una squadra esperta e di carattere, magari anche ferita da un avvio di campionato non eccezionale e quindi ancora più pericolosa. Abbiamo preparato bene la partita e sappiamo di poter dire la nostra. Come sempre. Per cercare di cogliere la prima vittoria in trasferta”.
La società DHS Napoli C5 coglie l’occasione per comunicare l’interruzione del rapporto professionale con il calcettista Lucho Gonzalez. Il giocatore argentino è tornato in patria per motivi personali.