Diversi residenti, associazioni e commercianti del Centro Storico di Acerra, nello specifico di Via Giovanni Soriano, hanno avviato nei giorni scorsi, un esposto petizione presentato stamattina al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale e all’Asl, avente come oggetto l’infestazione da volatili e la messa in sicurezza della zona.
La situazione di via Soriano (ma anche di gran parte delle altre vie del centro) è diventata inaccettabile, con marciapiedi rivestiti di escrementi che li ricoprono per metri e metri, cittadini costretti a tenere le imposte chiuse tutto l’anno a causa del cattivo odore e della grossa quantità di animali infestanti come zecche, pulci ed acari, presenti in gran numero soprattutto nell’area circostante ad un appartamento apparentemente abbandonato da anni. Questi animali si accumulano proprio sul balcone dell’appartamento in questione dove i volatili nidificano e proliferano indisturbati, accumulando guano e creando condizioni di rilevante rischio sanitario. Le deiezioni dei piccioni, infatti, il guano, ad alta componente acida, non solo erodono le pietre dei palazzi e dei monumenti danneggiando le strutture architettoniche delle città, ma creano luoghi insalubri e rischiosi da abitare perché contengono alte percentuali di sostanze patogene e parassiti. Gli escrementi, così come le carcasse di piccioni morti, possono causare la contaminazione fecale dell’ambiente.
I batteri si espandono liberamente nell’aria e giungono nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, contaminando perfino il cibo e diventando veicoli di trasmissione di malattie infettive come la salmonellosi, l’ornitosi, la borrelliosi, toxoplasmosi, encefalite, tubercolosi…che rappresentano gravi rischi di salute pubblica.
Come se non bastasse, il balcone dell’appartamento abbandonato, sito al civico 44, ospita un grosso serbatoio probabilmente contenente acqua, che non sembra installato e mantenuto a norma e che per lo stato in cui versa il balcone fa sorgere il dubbio sulla idoneità statica dello stesso e sul possibile pericolo di caduta di oggettivari precariamente posizionati e della copertura parzialmente divelta come documentato dalle foto allegate all’esposto.