Roma. Politica: Napolitano, ‘Rischio tensioni sociali, serve un confronto civile’

ITALIAN PRIME MINISTER ENRICO LETTA ANNOUNCES HIS NEW GOVERNMENT

Roma. - E’ ”importante che l’Italia continui a essere governata, innanzitutto nel così impegnativo 2014 che sta per cominciare. L’Europa ci guarda ed è diffusa, tra gli italiani, la domanda di risposte ai loro scottanti problemi piuttosto che l’aspettativa di nuove elezioni anticipate dall’esito più che dubbio”. Così il presidente Napolitano

“La crisi che ha investito l’eurozona ha messo a dura prova la coesione sociale. Le più elaborate previsioni 2014 segnalano un rischio diffuso di tensioni e scosse sociali: un rischio che deve essere tenuto ben presente e fronteggiato in Italia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Le Assemblee sono il pilastro della nostra democrazia e spero che possa affermarsi in ogni momento un clima di civile confronto ed impegno nei confronti dei diritti delle forze che vi sono rappresentate nell’ affermazione delle regole che si si sono date”, ha detto il capo dello Stato alla cerimonia di auguri al Quirinale.

“Non c’è dubbio che l’Italia abbia conosciuto mutamenti incalzanti sulla scena politica ancora lontani dall’assestamento e con incognite ancora non decifrabili’: così il presidente della Repubblica nel corso della cerimonia per lo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato.

Giorgio Napolitano chiede “massima attenzione” a coloro che vivono nel “disagio” e che “può farsi coinvolgere in proteste violente, in uno sterile moto di opposizione totale” Bisogna accompagnare “al massimo rispetto della legge l’attenzione a tutte le cause di malessere sociale”.

“Le sorti del governo poggiano sulle sue forze e sono legate al rapporto di fiducia con la sua maggioranza”.

“Il presidente del Consiglio – prosegue Napolitano – si è presentato in Parlamento per una nuova investitura ottenendo la fiducia che le due Camere gli hanno accordato anche in funzione di un patto di coalizione per il 2014 di tale patto sono stati anticipati elementi concreti e qualche significativa deliberazione è subito stata eseguita. Il giudice di tali intenti è come sempre il Parlamento”.

“Il superamento del bicameralismo paritario, dello snellimento del Parlamento, della semplificazione del processo legislativo” sono ‘”ormai questioni vitali per la funzionalità e il prestigio del nostro sistema democratico”: così Napolitano.

“Oggi vorrei rivolgere uno schietto appello al partito che il 2 ottobre scorso si è distaccato dalla maggioranza originaria guidata da Letta, perché quella rottura non comporti l’abbandono del disegno di riforme costituzionali”.

Redazione Politica

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