Dopo due titaniche giornate: nominativi, programmi, venti di nostalgia commisti a innovazione, finalmente è arrivato il fatidico giorno che decreta il simbolo che rappresenterà la nuova compagine di destra, ormai da anni travagliata da vicende che, altalenandosi tra politica e morale, hanno disatteso e deluso molti storici elettori fedeli a quello che era il Movimento Sociale, di Repubblicana Memoria.
Un simbolo a mo di Matrioska, democraticamente scelto da un’eterogenea matrice elettorale, proveniente da più fronti, dalle più svariate esperienze, che il 22 e il 23 Febbraio hanno cercato di coagulare e sintetizzare in quello che sarebbe stato il nuovo stemma. Ciò si spiega il miscellaneo stendardo, di cui sembra già levarsi qualche critica.
“Non un ritorno, ma un richiamo”, precisa Giorgia Meloni, presidente nazionale del partito, che mercoledì ha presentato il nuovo simbolo.
In 250mila sono stati coloro che hanno partecipato alle primarie tra domenica e sabato, un’inaspettata affluenza mirata alla migliore scelta, a detta della Meloni.
a cura di Ernesto Manfredonia