“Stiamo organizzando da mesi – si legge nella nota di Vlm Napoli – l’evento di presentazione del libro di Adinolfi e stiamo costruendo con impegno una rete di ‘militanti per la vita’ che in tutto il Mezzogiorno, con un approccio civile ed una visione moderna del problema, portino la testimonianza della nostra battaglia per la difesa della vita contro la vergognosa prassi dell’utero in affitto, contro il mito dell’omogenitorialità, contro l’ipocrisia dell’eutanasia e contro l’assurda e toralitaristica pretesa dell’ideologia gender che vorrebbe trasformare le persone in cose, mettendo in discussione la vita fin dal concepimento e volendo a tutti i costi imporre la cultura del pensiero unico da far passare come idea nuova e di progresso in una una società nella quale la famiglia non deve essere più il modello di riferimento”.
Napoli. Il 4 novembre Mario Adinolfi, cofondatore del PD, presenta il libro “Voglio la Mamma”
Napoli. – Arriva a Napoli il “Tour delle 100 piazze” di Mario Adinolfi, giornalista e blogger già parlamentare e cofondatore del Partito Democratico, che ha fatto della difesa della famiglia e della vita la sua battaglia personale, dopo aver scelto di non ricandidarsi più al Parlamento nelle file del partito di Renzi.
Martedì 4 novembre, infatti, alle 17.30 presso la Scuola della Pace di Napoli (in via Speranzella 81, alle spalle della Funicolare centrale di Piazzetta Augusteo in via Toledo), il Circolo Voglio la Mamma Napoli e Mezzogiorno, presieduto da Luigi Mercogliano giornalista e cofondatore insieme ad Adinolfi dell’Associazione che prende il nome proprio dal medesimo libro, chiamerà a raccolta tutte le associazioni ed i rappresentanti politici ed istituzionali cittadini e regionali che hanno a cuore la difesa della famiglia tradizionale per presentare il libro Voglio la Mamma e l’impegno politico che l’Associazione, specialmente nel Mezzogiorno del Paese, si propone di mettere in campo nei prossimi mesi. Voglio la Mamma ha infatti intenzione di contrastare, anche con mobilitazioni di piazza, l’iter parlamentare della legge sulle unioni civili alla tedesca che il Governo ha in mente di realizzare nei prossimi mesi, la divulgazione nelle scuole della teoria gender, la deriva di alcuni pezzi della Magistratura che sentenziano - evitando così l’ostacolo parlamentare - sulle trascrizioni nei pubblici registri delle richieste fatte da coppie di fatto e la relativa “moda” di alcuni sindaci, come accaduto di recente per Roma e per la stessa Napoli, che “illegittimamente” obbligano gli uffici dell’anagrafe comunale di propria pertinenza a trascrivere nel pubblico registro dei matrimoni civili “unioni di fatto” che non possono essere per legge riconosciute come tali dallo Stato italiano.
A moderare il dibattito è stato chiamato il giornalista napoletano Alessandro Sansoni.
Redazione Cronaca