Napoli. - Il discutibile servizio d’ordine messo in piedi dalla Questura di Napoli in occasione della manifestazione sul decreto Sblocca Italia alla Città della Scienza, è andato sotto la lente di ingrandimento di uno dei leader del prestigioso sindacato di Polizia CONSAP. Il Segretario Generale Nazionale Vicario – Dr Sergio Scalzo – ha chiesto al Capo della Polizia di individuare le responsabilità che hanno portato a far rischiare la vita , per l’ennesima volta, a degli uomini in divisa . Di seguito il testo della lettere di Sergio Scalzo:
“Questa OS CONSAP è costretta a denunciarLe le gravi e reiterate carenze organizzative e gestionali della Questura di Napoli e dell’Ufficio di Gabinetto in merito agli scontri del 7 c.m. presso la città della Scienza in Napoli, per avere ancora una volta, sottovalutato l’importanza della manifestazione da dietro una scrivania. lll.mo Signor Capo della Polizia, per quanto accaduto, si evidenziano gravi ed oggettive responsabilità da parte dei vertici della Questura di Napoli e di chi avrebbe dovuto fornire al responsabile del servizio di ordine pubblico, informazioni circa la manifestazione; inutile sottolineare quanto lodevole e professionale sia stato l’intervento dei nostri colleghi, ma ciò che ci ha lasciati basiti è stato l’impiego di soli 30 uomini del Reparto Mobile di Napoli, nonostante il Signor Questore di Napoli e il Signor Capo di Gabinetto avessero a loro disposizione dislocati sul territorio circa 150 uomini dello stesso Reparto in pronto impiego.
La manifestazione contro il decreto “Sblocca Italia” ha visto 16 colleghi ricorrere alle cure dei sanitari e tre automezzi dell’ Amministrazione danneggiati, ma quando ciò avviene per un discutibile servizio di ordine pubblico, tutto ciò è inaccettabile!!!Il Reparto Mobile di Napoli, schierato a difesa dell’ingresso della struttura, dove era prevista la partecipazione del Presidente del Consiglio (che avvisato del clima facinoroso della manifestazione ha forse preferito non presenziare ai lavori), si è trovato a fronteggiare circa un migliaio di violenti con il viso coperto e ben organizzati che ha cercato di sfondare il cordone brandendo bastoni e spranghe di ferro, lanciando bombe carta, sanpietrini e picconi che aveva recuperato da un cantiere edile attiguo.
Numerosi visitatori tra cui molti bambini e il personale dipendente della struttura, sono diventati inconsapevolmente ostaggio al centro di una guerriglia urbana.Tutto ciò è inaccettabile e si sarebbe potuto evitare solo se il servizio di ordine pubblico fosse stato organizzato con più attenzione!!!Come è noto, il clima sociale in tutto il paese è teso e rovente, pertanto la Questura di Napoli avrebbe dovuto prevedere e/o programmare un servizio adeguato, che non trasformasse un quartiere di Napoli in una campo di battaglia.
I colleghi sono consapevoli del loro delicato compito per garantire sia la sicurezza in strada che l’ordine pubblico, ma non tollerano più di essere mandati allo sbaraglio a causa di una opaca e confusa organizzazione.A questo punto chiediamo: di chi è la responsabilità per la mancanza di informazioni preventive??? di chi è la colpa per la mancata bonifica dell’area circostante oggetto della manifestazione??? di chi è la responsabilità per aver prima autorizzato e di non aver poi sciolto immediatamente un corteo di natura così violenta sin dal principio? di chi è la responsabilità di non aver inviato subito i rinforzi??? di chi è la responsabilità per non essere intervenuto a disperdere i manifestanti facinorosi alla vista del loro ingresso nel cantiere per armarsi di pietre e picconi??? di chi è la responsabilità per aver stretto i colleghi nella morsa dei facinorosi???
Tutti i fotogrammi di questa triste pagina di storia vedono ancora una volta appartenenti alla Polizia di Stato in balia di una mattanza ad opera di folli facinorosi, oggi più che mai valvola di sfogo per tutte le problematiche sociali .Ill.mo Sig. Capo della Polizia questa OS. CONSAP chiede un suo autorevole intervento affinché sia fatta luce sulle responsabilità di quanto accaduto al fine di assicurare, in futuro, che il personale, chiamato per la tutela dell’ordine pubblico, sia protetto attraverso un coordinamento all’altezza della situazione.In attesa di un lieto riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.”
Redazione Cronaca