Cercola. “Tabellone Selvaggio”: posizionati sui guard rail, nelle curve, sui parapetti, sotto ai ponti. Le istituzioni comunali dormono?

Via Argine - a 100 incrocio - sotto al ponte e sul guard rail di protezione

Cercola (Na). - Quello del tabellone selvaggio  resta una prerogativa assoluta in seno al vivere quotidiano cercolese. In questi giorni, sono piombati dal nulla decine e decine di tabelloni giganti, quelli che ospitano manifesti di dimensione 6 m. per 3 m. , sono usciti  come funghi,  da ogni dove , “mettendo in imbarazzo” i divieti fissati dal Codice della Strada e dal Regolamento Comunale  degli Impianti Pubblicitari.

Come riportato di seguito in un nostro reportage fotografico si può ben notare tabelloni presenti sotto ai ponti – precisamente sotto a quello di Caravita -; nelle pericolosissime curve di uscite e di entrata della temibile Superstrada 268 – quella che collega Cercola ai comuni vesuviani – ; sui parapetti stradali, – sempre sotto al ponte di Caravita – , e  nella stessa zona clamorosamente messi anche sui guard rails. Lungo le strade cittadine è possibile individuarli al centro dell’incrocio di viale dei Platani che si interseca con via Matteotti, lo scorso giugno gli stessi tabelloni volarono via, a seguito di un temporale, creando un notevole pericolo all’incolumità pubblica. Non è stata manco risparmiata via Europa, la strada panoramica che porta all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio. Noi de “Il Secolo Nuovo” ci chiediamo: sono autorizzati? Chi li ha autorizzati?Sono abusivi, nel senso che avrebbero violato le norme del codIce della Strada e del regolamento comunale? Non si capisce come mai il sindaco Vincenzo Fiengo tanto attento , e minuzioso, nel   chiedere i pareri su  semplici paline e pensiline da installare per le fermate bus, come mai  non ha chiesto il parere al Comandante dei Vigili Urbani ed all’Ufficio Tecnico Comunale sull’eventualità che questi tabelloni  potrebbero creare disagi alla viabilità cittadina?

L’abusivismo dei tabelloni giganti fu oggetto di una nostra inchiesta negli anni scorsi, tant’è vero che il commissario straordinario Scozzese, li fece rimuovere nel 2013. Nonostante diffidati i proprietari di questi cartelli non provvedettero  a rimuoverli a proprie spese, il comune di Cercola,considerato ciò, dovette impegnare   15.000€ per procedere all’abbattimento in danno. Noi ci chiediamo:   il comune si è mai  rivalso su queste società che gestiscono la pubblicità su questi tabelloni?

In seguito fu espletata una gara d’appalto per assegnare i suoli dove porre gli impianti pubblicitari, ci fu una trattativa privata tra quattro aziende, e furono assegnati 45 spazi dove installare questi tabelloni,  visto che le ditte che parteciparono alla gara d’appalto, erano quelle che installarono  abusivamente i tabelloni,  chi vi scrive si chiede : hanno partecipato anche quelle che, eventualmente, non avrebbero  ancora pagato l’abbattimento in danno dei precedenti tabelloni?

L’allora capo dei caschi bianchi,  tenente Michele Sannino, oggi in pensione,  fu solerte anche su questa gara d’appalto a rilasciare il parere sulla gestione del servizio pubblicità: oltre i vari tributi, che ci guadagna il comune di Cercola per questa attività commerciale? E’ previsto un ristoro per il comune per un’attività che potrebbe anche essere effettuata direttamente dall’amministrazione comunale?

Infine, un altro dato curioso è sull’assegnazione della superficie espositiva per le affissione pubblicitaria. Il dimensionamento del piano , prevede a norma del Decreto Legislativo n. 507 del 93, 2.092 mq di superficie espositiva da coprire su Cercola, metraggio calcolato in base al numero degli abitanti, seguendo un paramento generale. Balza alla ragione il fatto che assegnando una potenziale superficie espositiva di quasi  1.700, derivante da 36mq per tabellone appaltato, quanto ne resta alle altre attività di natura  pubblicitarie? Perchè solo i tabelloni giganti si devono “mangiare” tutti i metri della superficie espositiva?

il direttore Gaetano Busiello

 

Di seguito il reportage fotografico:

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Via Argine – Uscita SS 268 – In piena Curva

Il Codice della Strada e il Regolamento Comunale degli impianti Pubblicitari vietano tassativamente l’installazione di cartelli pubblicitari nelle curve!

 

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Ponte di Caravita – Prosecuzione uscita SS 268 verso Napoli – Tabellone sul parapetto – Vicino al segnale di pericole cunette – e sotto al ponte autostradale -

Il Codice della Strada e Il Regolamento degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione dei tabelloni sotto ai ponti non ferroviari, sui parapetti, e nelle vicinanze di segnale che indicano pericolo per gli automobilisti.

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Ponte di Caravita. Prosecuzione uscita SS 268 verso Napoli – Tabellone all’interno del guard rail di protezione – vicino all’incrocio e a 15 metri da un altro tabellone.

Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabbelloni nei dispositivi di protezione, sotto ai ponti, e a debita distanza da altri cartelli.

 

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Ingresso rampa SS 268 – In curva – In territorio di custodia dell’ignara Fipav Campania – Ostruisce segnali di ingresso rampa dalla Cottadella Sportiva.

Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni sulle rampe autostradali, in curva , a ridosso di segnali stradali.

 

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Ingresso rampa SS 268 – Nei pressi di intersezioni

Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni sulle rampe autostradali, e nei pressi delle intersezioni

 

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Incrocio Viale dei Platani che si interseca con via Mattetti.

Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni negli incroci

 

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Via Europa – Strada di grande impatto paesistico che porta all’Ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio.

Il Codice della Strada ed il Regolamento Comunale degli Impianti Pubblicitari vieta l’installazione di tabelloni nelle zone ad alto impatto paesaggistico


 

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