Cercola. Questione “Chiusura Edilfutura”: l’incapacità politica di SEL di tutelare gli anziani ed un presidio sociale

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Cercola (Na). – All’indomani della Conferenza dei Capigruppo, tenutasi venerdì scorso presso la Casa Comunale ,  che ha visto la presenza d’arredo di Ciro Borriello – consigliere comunale – e di Michele Maddaloni – assessore alle politiche sociali – si è certificato in modo inequivocabile la scarsa consistenza  politica e tecnica di SEL, compagine di sinistra, che sta creando non pochi grattacapi al sindaco Vincenzo Fiengo.

In una nota diffusa su facebook, in modo aggressivo, in coerenza con l’altrettanto  aggressivo manifesto fatto affiggere in città – in questi giorni – dall’Amministrazione Comunale, ha contestato in modo energico la critica de “Il Secolo Nuovo” che ha mosso ai siellini al cospetto di un atteggiamento inconcludente e deleterio per gli anziani sul fronte della questione della chiusura forzata e continuata del Centro Sociale Edilfutura, uno dei presidi sociali della città, sito nelle periferia nord di Cercola, ai Catini.

SEL sostiene, in questa nota,  che la presenza, in quella Conferenza,  dell’assessore Maddaloni era superflua, dove al primo punto dell’ordine del giorno era inserito, su richiesta di Forza Italia, la discussione sulla perdurante chiusura del Centro Edilfutura, adducendo che la gestione dei centri sociali non è nelle competenze dell’assessore Maddaloni: deduzione che rasenta la fantapolitica, o meglio la fantamministrazione. SEL Cercola  indirettamente critica l’assessore allo sport Salvatore Roffo, il quale fu incaricato dal sindaco Fiengo, commissario del Centro Sociale Edilfutura. Ovviamente, non esiste nello Statuto Comunale questa figura del tutto aleatoria. Non avendo valore giuridico, visto che non si potrà mai conoscere la durata del commissariamento, le prerogative del commissario, ecc, ci ritroviamo  al cospetto  di figure fantasiose,  probabilmente tanto care a questa amministrazione comunale, “fantasiosi” al pari di quanto – a detta del PD – sarebbero anche alcuni provvedimenti recenti in tema di lavori edilizi. SEL Cercola si appiglia ad una figura dall’inesistente fondamento giuridico, oltre che politico, pur di sfuggire dalla responsabilità politica di aver chiuso , da quasi un anno, un presidio sociale costruito con i sacrifici dei contribuenti. Le domande “inquietanti” ce la facciamo: ma come risulta possibile che SEL Cercola non si renda conto che le politiche sociali, governate nell’amministrazione comunale dal suo assessore, debbano essere di responsabilità del sindaco e del suo delegato al ramo? Perchè SEL Cercola si ostina a scaricare le responsabilità sugli altri a fronte della sua incositenza politica che ha garantito anche un bilancio che metterà le mani, in modo maggiore, nelle tasche dei più deboli? SEL Cercola è a conoscenza che le periferie, una delle  quali può essere i Catini, vengono integrate con questi presidi, che fungono anche deterrente alla criminalitià che sguazza nelle zone isolate?

Inoltre, SEL Cercola, avrebbe dovuto sapere che non esiste provvedimento di chiusura del centro sociale Edilfutura, nei confronti del quale, gli ignari anziani , non hanno mai potuto opporsi. Come è visibile nella foto in allegato de “Il Secolo Nuovo” , gli anziani il 30 dicenbre 2013  trovarono dei lucchetti al cancello del centro, con un volantino senza firma e timbro , che dispose la chiusura immediata del centro fino al 5 gennaio 2014. Sono passati 10 mesi, e quel volantino,  senza valenza giuridica, nella classica idea che il governo comunale sembrerebbe gestire casa propria, non ha mai relazionato in merito, tantomeno riaperto il centro. SEL Cercola, non sa, o forse non comprende, che anche quella chiusura fu davvero singolare, tant’è vero che gli anziani del centro sociale non seppero  come difendersi da quello scippo politico-amministrativo, dove anche l’opposizione consiliare ha nicchiato.

Ovviamente,  stiamo parlando di SEL Cercola, il partito che ha preso in giro gli elettori di Cercola: promettendo il dimezzamento delle indennità di funzione degli assessori e del sindaco Fiengo. Presi i voti, non ha  posato i soldi: ecco il populismo che regna nell’anima di questi “compagnelli del vicolettodifrontla piazzaallespalledelcampodietroilcollocamentoecc…..”

Le restanti accuse , come quelle spiegate in precedenza, non toccano questa Tesata Giornalistica, che continuerà ancora più forte la sua azione di informazione. Come continuerà a sostenere, “a gratisse”, l ‘idea innovativa di un giovane imprenditore che sta scommettendo sul trasporto pubblico locale, ma bloccato dalla burocrazia che caratterizza questa Amministrazione Comunale. Qualcuno dovrà pur farsene una ragione.

il direttore Gaetano Busiello

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