Cercola (Na). - La “Commissione per il Paesaggio” del Comune di Cercola, chiamata a rilasciare un parere (non vincolante) – visto il successivo intervento autorizzatorio della Soprintendenza ai Beni Ambiente di Napoli - in modo disincantato ha fissato una serie di “singolari prescrizioni”, in relazione alla Pratica Edilizia presentata dall’ azienda di trasporto locale Gri.Ci. s.a. s., la quale sta dando vita ad una “scalata” amministrativa per vedersi autorizzare la semplice installazione di paline e pensiline, impiamti funzionali al servizio di trasporto pubblico locale. Paline e pensiline che andranno a far parte dell’arredo urbano, fungendo da segno identificativo del luogo della fermata bus, debitamente già autorizzate dal locale Comando della Polizia Municipale.
Gri Ci. s.a.s, è un’azienda di trasporto locale concessionaria di un’autorizzazione provinciale per l’espletamento di un servizio di trasporto pubblico locale su linea urbana ed extraurbana. Il servizio sarà caratterizzato dalla presenza di 5 minibus sul territorio, che circoleranno dalle ore 7.00 alle ore 19.00 , raggiungendo le mete più visitate e cruciali , in particolare le periferie, dai residenti di Cercola.
A margine del parere acquisito dalla società stessa emergono alcuni interrogativi: può un organo consultivo, come la Commissione per il Paesaggio, fissare in modo autoritario e perentorio delle prescrizioni (obblighi, comandi, ordini, ecc.), tra l’altro non accompagnando il riferimento normativo al quale si richiama?
“La seduta e lo schienale della panchine siano in legno”, ecco una singolare prescrizione della “Commissione per il Paesaggio”. La Gri.CI. s.a.s, ad onor di cronaca, ha presentato un progetto di realizzazione delle pensiline che riprende in modo completo quelle installate a Sant’Anastasia, comune nel pieno del Parco Nazionale del Vesuvio. Fermo restando la gradevolezza estetica del tipo di pensilina presentata dalla Gri.Ci. s.a.s. , totalmente in ferro e ideata in modo che non si apporti pericolo per gli utenti della strada, chi vi scrive si chiede: perchè sostituire una tipologia di panchina, già autorizzata dalla Soprintendenza dei Beni Ambientali di Napoli, a fronte di un’aggiunta del legno proposta dalla Commissione per il Paesaggio, che reca un altro aggravio di spesa per la società? I componenti di questa Commissione per il Paesaggio arrivano direttamente da Orbassano o Tortona, visto che basta farsi un giro per la città per notare che insistono panchine in ferro, od addiritura in cemento, come al centro di Piazza Libertà, davanti alla Casa Comunale? Perchè o nel parere contenente questa prescrizione non espongono in base a quale norma il progetto della panchina in ferro nella pensilina presentata dalla Gri.Ci. s.a.s. è bocciato?
“I cestini portacarte siano rivestiti con doghe di legno”, ecco un altro “ordine” fissato dai componenti della commissione. La Gri.Ci. s.a.s. fa sapere che ha ritenuto opportuno preparare della paline, funzionali al servizio di trasporto pubblico, fungendo da segno identificativo della fermata, con la previsione anche dei cestini per rifiuti, il tutto per andare incontro alle esigenze collettività, che sulle fermate spesso trovano lontano il cestino per depositare i rifiuti. Chi vi scrive si chiede : ma davvero vengono da New York o Londra questi membri del paesaggio al punto che non si rendano conto, attraverso il solito giretto da farsi in città, che sul territorio nessun cestino ha le doghe di legno? Il rivestimento di legno fa lievitare il costo dell’impianto all’imprenditore che sta regalando a costo zero il servizio di trasporto pubblico locale alla città. Quale norma impone questa perentorietà , non tenendo conto che su tutto il territorio i cestini sono installati esclusivamente in ferro? Ma di quale impatto ambientale disserta la Commissione per il Paesaggio?
“Al fine di ridurre l’impatto ambientale, spesso a ridosso di fabbricati di pregio storico ed architettonico, si prescrive la sostituzione delle pensiline n.6 ed 8 , rispettivamente incidenti sul Palazzo Comunale e Villa Villari, con paline”", i commissari del “paesotto”, ops scusate del paesaggio, raggiungono un livello di “altissimo profilo” e farebbero intendere: “non risulta possibile deturpare la visione di quella meravigliosa struttura rappresentata dal palazzo comunale!!!”Ma, come, pur venendo da New York e Londra, passando per Roma, la Commissione per il Paesaggio non si è accorta che le pensiline sono situate a ridosso dei palazzi storici, senza far perdere il relativo pregio, in quanto il cittadino recupera tempo prezioso a riparo di vento e pioggia in inverno, e dal caldo afoso in estate, durante le attese alle fermate, godendosi da vicino il palazzo storico. La prassi consolidata su scala nazionale in tema paesaggistico è quella di derogare alle norme vincolanti per l’impatto ambientale al fine di dotare i territori di pensiline di pochissimi metri quadrati, e che non raggiungono poco più di due metri di altezza, lasciando libera la visuale, anche a Cercola, del Palazzo Comunale e di Villa Villari . Probabilmente sempre i commissari dell’ambiente si recano a pagare le bollette all’Ufficio Postale di Porchiano , visto che proprio davanti a Villari Villari insiste un tabellone pubblicitario istituzionale installato dal Comune di Cercola, ben dopo il 1985, tempo in cui andò in vigore la legge Galasso. Di quale impatto ambientale si parla? Come mai non lo notano, la prescrzione vale solo per la Gri.Ci. s.a.s.?
Anche l’ultima prescrizione della Commissione per il Paesaggio relativa vicinanza ristretta tra alcune pensiline sul tratto terminale di via Europa sembra davvero singolare, in considerazione del fatto che basta spostarsi su corso Domenico Riccardi, sulla strada storica che porta al Santuario della Madonna dell’Arco, si può notare che a distanza di meno di venti metri insistono due tabelloni giganti : sei metri per tre, tanto cari ed abusivi ai comunali.
La Commissione per il Paesaggio viene eletta in Consiglio Comunale dai gruppi politici: arch. Concetta Marrazzo ( area SEL – votata anche dai due consiglieri del Partito Democratico); arch. Mario Nolo ( riferiemnto tecnico del Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Barone); Luigi Giacinto ( eletto da Forza Italia e Progetto Cercola, proposto dal capogruppo azzurro Giorgio Esposito); Antonio Silvano ( riferimento del sindaco Vincenzo Fiengo, eletto dal Centro Democratico cha fa capo al primo cittadino ed all’ex sindaco Giuspppe Gallo) e l’agronomo Federico Conte. Nella seduta di commissione di oggi – 3 dicembre 2014 – erano assenti il presidente Antonio Silvano e Federico Conte.
La Gri. Ci s.a.s ha annunciato che chiederà di essere ascoltata – attraverso la presenza dei suoi tecnici – in audizione dalla Commissione per il Paesaggio, in quanto nutrirebbe forte perplessità sulla natura e sulla legittimità di questo parere. Il parere , sarà, anche sottoposto, dicono dalla Gri.Ci., alla visione del sindaco Fiengo, in qualità di massimo garante della legalità in amministrazione comunale.
il direttore Gaetano Busiello