Cercola (Na). – Una strategia diabolica starebbe alla base delle inaspettate e non urgenti modifiche allo Statuto del Consorzio Cimiteriale di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma. Anche l’emendamento, quello bidone di Salvatore Grillo (PD Cercola), apportato alla proposta dell’Assemblea dei Sindaci sarebbe incastrato nel piano che potrebbe aver partorito Pino Capasso, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, in pieno accordo con la sezione locale democratica, avallata dal Sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo.
Ad accendere l’attenzione su questa strana modifica statutaria, arrivata addirittura come integrazione ( quasi nascosta ) dell’ordine del giorno ad un consiglio comunale convocato d’urgenza dal presidente Vincenzo Barone, è stata l’eliminazione di un passo importante, sotto il profilo politico e giuridico, dell’art. 10 dello Statuto Consortile. E’ passata sotto silenzio l’eliminazione dell’incompatibilità tra consigliere comunale e consigliere di amministrazione del Consorzio Cimiteriale, ecco il passaggio tolto : “… gli eletti… – I consiglieri di amministrazione – devono esser scelti fra cittadini estranei al Consiglio Comunale…” Questa abrogazione , coniugata con le voci insistenti che arrivano da fonti vicinissime al PD San Sebastiano al Vesuvio, ipotizzano uno scenario politico ed amministrativo che asseconderebbero le necessità politiche di Pino Capasso, in cattive acque con la sua maggioranza consiliare sansebastianese.
Pino Capasso resta uno dei papabili candidati al Consiglio Regionale della Campania, ma considerato che la situazione politica sansebastianese gli è sfuggita di mano starebbe tentando una diabolica operazione che farebbe galleggiare la sua maggioranza e bloccare l’arrivo del commissario prefettizio in città. Infatti, se il sindaco Capasso decidesse di dimettersi spontaneamente, e dato che non l’ha fatto entro il 24 febbraio 2015 (data ultima per convocare le elezioni comunali a maggio 2015 ) arriverebbe nel giro di 24 ore dalle dimissioni il commissario prefettizio. Ed a Capasso questa condizione non gioverebbe sul piano politico, visto che il commissario profettizio non permetterebbe il controllo politico delle attività del comune al prossimi candidato regionale. Il commissariamento durerebbe fino a maggio 2016.
Invece, pare che i democratici si sarebbero studiato un piano perfetto per garantire il controllo politico delle attività istituzionali comunali fino a maggio 2016, cercando, inoltre, di far trovare le quadra nella propria squadra. La modifica statutaria che consente di prevedere la possibilità che i sindaci possano nominare consigliere comunali nel CDA consortile apre lo spiraglio a Capasso (13esimo consigliere comunale di San Sebastiano al Vesuvio) di autonominarsi consigliere del CDA, infatti circolano insistentemente le voci relative a presunte dimissioni di Gaetano Panico dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio Cimiteriale. Se Capasso si autonomasse nel CDA al posto di Gaetano Panico si supererebbe inizialmente lo scoglio statutario, dato che se fosse rimasto in piedi il precedente impianto regolamentare l’autonomina di Capasso non si poteva nemmeno praticare e pensare. In seguito, considerato il fatto che le due cariche, secondo il TUEL 267/2000, sono incompatibili, gli stessi consiglieri comunali di maggioranza , nel momento in cui Pino Capasso ( verso l’inizio aprile) avrebbe la certezza di candidarsi al Consiglio Regionale della Campania, allertebbero la Prefettura per votare la decadenza da sindaco in consiglio comunale per incompatibilità nei due ruoli. La decadenza determinerebbe che alla guida della città andrà il vicesindaco , fino a maggio del 2016, ovvero fino a quando si potranno celebrare le nuove elezioni comunali. In pole position per occupare la poltrona di vicesindaco, sempre a detta di fonti vicinissime al PD San Sebastiano al Vesuvio, al posto di Salvatore Sannino, ci sarebbe l’uomo fidato Andrea Addeo – oggi Assessore ai Lavori Pubblici , oppure si celebrerebbe il rientro in politica dell’ex sindaco Silvio Carpio.
Questo diabolico piano di Pino Capasso, se fosse confermato nelle azioni future, evidenzierebbe la spietatezza del sindaco sansebastianese, però metterebbe in luce anche il dato politico che l’alleato povero cercolese, ovvero sindaco Vincenzo Fiengo – azionista di maggioranza el Consorzio Cimiteriale – si piegherebbe, senza batter ciglio, alle necessità politiche di Capasso.
Mentre il PD Cercola , attraverso il suo azionista di maggioranza Ciro Maglione, evidenzia la finta battaglia intestina condotta contro Capasso. La non belligeranza messa in luce dal consigliere Salvatore Grillo nell’adunata consiliare convocata per le modifiche statutarie consortili ha visto l’uomo di Maglione non batter nessun colpo sull’abrogazione illegittima dell’incompatibilità tra il ruolo di consigliere comunale e quello di compiente del CDA, ma lo stesso Grillo ha lottato per violare la Convenzione tra i comuni , inserendo forzatamente il numero delle quote societarie di Cercola, i 3/5, mentre le quote societarie sono determinate dalla Convenzione attraverso un metodo: una quota societaria e relativo consigliere di amministrazione ogni 5.000 abitanti. Il caos ed il fumo negli occhi lanciato con la sceneggiata per la battaglia nell’interesse di Cercola , “cummannamme nuie” fa ancora sorridere la frase elegante di Grillo, nascondeva l’aiutino al fintonemico Capasso. Aiutino: mancata lotta sull’abrogazione dell’incompatibilità dei ruoli di consigliere comunale e consigliere del CDA consortile.
L’area democratica, facente capo a Cozzolino, “ai piedi del Consorzio Cimiteriale” è coesa e compatta: il sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo, l’ex sindaco di Cercola Giuseppe Gallo, il presidente del Consiglio Comunale di Cercola Vincenzo Barone, il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Pino Capasso , tra poche ore saranno tutti a votare Andrea Cozzolino alle primari sulla scelta del candidato Governatore della Campania .
il direttore Gaetano Busiello