Cercola (Na). - Non finisce di stupire la procedura amministrativa messa in atto dall‘Assemblea dei Sindaci del Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriali. Un altro colpo di scena, ieri pomeriggio, ha caratterizzato la seduta dell”Assemblea dei Sindaci: convocata per ieri pomeriggio – ore 17,00 – presso la Sala delle Rappresentanze al Palazzo Comunale di Cercola.
“E’ arrivata questa mattina una diffida del consigliere comunale Gennaro Manzo di San Sebastiano al Vesuvio , per tale motivo rinviamo la seduta a data destinarsi”, ecco quanto espresso nella seduta assembleare dal Presidente Vincenzo Fiengo ( Sindaco di Cercola). Hanno partecipato alla seduta anche il vicesindaco di San Sebastiano al Vesuvio Salvatore Sannino e la fascia tricolore massese Antonio Zeno.
L’Assemblea dei Sindaci era stata convocata, dal presidente del collegio Vincenzo Fiengo, mettendo all’ordine del giorno i seguenti punti: 1.) Nomina componente del Consiglio di Amministrazione in surroga del componente dimissionario sig. Gaetano Panico; 2). Varie ed eventuali.
La diffida (visibile nella sua interezza sotto questo articolo) di Gennaro Manzo pone l’accento giuridico sull’impossibilità eventuale di nominare un amministratore comunale nel Consiglio di Amministrazione del Cimitero, ecco cosa recitano le disposizioni richiamate da Manzo : ” 1) Ai sensi dell’art 7 comma 2 del D.Lgs. n. 39 del 2013, vi è inconferibilità tra la carica di Consigliere del CDA del consorzio di Comuni e quella di membro della giunta o del consiglio di uno di quegli stessi Comuni che conferisce l’incarico; 2) Tale interpretazione è stata confermata a più riprese dall’ANAC che, anche con recenti orientamenti ha stabilito, per esempio, che sussiste l’inconferibilità di cui all’art. 7, comma 2, lett. d) del d.lgs. n. 39/2013, tra l’incarico di amministratore, ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. l) del citato decreto) di una forma associativa tra comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti e la carica, rivestita nei due anni precedenti, di consigliere comunale del Comune che conferisce il suddetto incarico;
A margine di quest’altro rinvio noi de Il Secolo Nuovo ci chiediamo: Perchè il sindaco Fiengo – presidente dell’Assemblea dei sindaci – ha convocato inutilmente tale organo , visto che - prima della seduta - non è mai arrivata nè allo stesso Fiengo, nè ad Antonio Zeno, la nomina del delegato di San Sebastiano al Vesuvio? Per quale motivo la diffida di Manzo è stata determinante per il rinvio della seduta: probabilmente perchè il nome che circolava – Pino Capasso – era nei documenti non consegnati all’assemblea da Salvatore Sannino? Perchè il sindaco Fiengo – Presidente dell’Assemblea dei Sindaci – ha convocato per la terza volta in due giorni, dalla sera alla mattina, in meno di 24 h, la seduta in modo ordinario quando lo Statuto Consortile prevede in queste tempistiche la convcazione d’urgenza , accompagnato da una motivazione straordinaria? Ed in considerazione del fatto che il nominativo del delegato sansebastianese al Consiglio di Amministartivo del Consorzio Cimiteriale non sia arrivato manco in seduta, apre degli scenari inquietanti sulla vicenda.
Tiene ancora banco, comunque, come appreso da fonti vicine al Partito Democratico, il tentativo messo in atto dagli stessi democratici di far galleggiare fino a maggio 2016 l’amministrazione comunale sansebastianese determinando in qualche modo la decadenza da sindaco di Pino Capsso, visto che lo stesso dovrebbe candidarsi alle prossime elezioni regionali. Mentre se il sindaco si dimettesse spontaneamente arriverebbe il Commissario Straordinario, rompendo dopo sessant’anni l’egemonia Capasso al Comune. Un conto è condurre una campagna elettorale alle Regionali con la maggioranza politica al comune che ti sostiene, altro conto è tenere un impegno elettorale con il Commissario Prefettizio.
Questo caos prodotto al Consorzio Cimiteriale determinato anche da Vincenzo Fiengo, di convocare a ripetizione Assemblea Consortili, e di aver comunque fatto passare senza batter colpo in consiglio comunale l’eliminazione dell’incompatibilità tra consigliere comunale e consigliere di amministrazione de cimitero, sta producendo una vera crisi di maggioranza a Cercola. SEL e il duo Vincenzo Barone (Presidente del Consilio Comunale) e Luigi Di Dato (Vicesindaco) hanno minacciato l’uscita dalla maggioranza se passa la diabolica strategia politica che sarebbe messa in campo dal PD di San Sebastiano al Vesuvio. Pare che a condivdere tale strategia a Cercola ci sarebbe solo l’area che fa capo all’ex sindaco Giuseppe Gallo, di cui fanno parte lo stesso sindaco Fiengo e l’ex componente del CDA consortile Liberato Terracciano. Oltre, naturalmente, il consenso del PD Maglione Cercola.
il direttore Gaetano Busiello
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Ill.mo Prefetto di Napoli
P.zza del Plebiscito 22
80133 Napoli
Spett.le Sindaco di Cercola
Sig. Vincenzo Fiengo
Presso Casa Comunale di Cercola
Spett.le Sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio
Sig. Giuseppe Capasso
Presso Casa Comunale di S. Sebastiano al Vesuvio
Spett.le Sindaco di Massa di Somma
Sig. Antonio Zeno
Presso Casa Comunale di Massa di Somma
Spett.le Vice sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio
Sig. Salvatore Sannino
Presso Casa Comunale di S. Sebastiano al Vesuvio
Spett.le Presidente Consorzio Cimiteriale
Via Ferrovia 33
80040 Cercola
Spett.le Segratario Generale
Comune di S. Sebastiano al Vesuvio
Dott. Sabatino Iavarone
Presso Casa Comunale di S. Sebastiano al Vesuvio
Spett.le Segrataria Generale
Comune di Cercola
Dott.ssa Maria Rosaria Impresa
Presso Casa Comunale di Cercola
Spett.le Ufficio Avvocatura Comune di San Sebastiano al Vesuvio
Presso Casa Comunale di S. Sebastiano al Vesuvio
OGGETTO: Applicazione D. Lgs. 39/2013
Il sottoscritto Manzo Gennaro, nella qualità di capogruppo e Consigliere comunale della lista “Il popolo di S. Sebastiano - Manzo Sindaco, nel Comune di S. Sebastiano al Vesuvio, considerato che:
a) a seguito della proposta di delibera – supportata dal parere di regolarità tecnica dell’ Avv. Alfonso Raho, responsabile del settore contenzioso, e a firma del dott. Sabatino Iavarone, segretario generale del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, – il Comune di Cercola, nella seduta consiliare del 18/02/2015, ha approvato, la modifica dello statuto del Consorzio Cimiteriale di cui fanno parte i Comuni di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma, modifica successivamente approvata in data 19/02/2015 anche dai Comuni di San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma;
b) nella specie, è stata introdotta la modifica dell’art 10 del suindicato statuto nella parte in cui si prevedeva che, nell’ambito del consiglio di amministrazione, i consiglieri fossero tassativamente scelti tra cittadini estranei al Consiglio Comunale;
c) in data 03/03/2015, alle ore 12,00, si è tenuta, presso la casa comunale di Cercola, la seduta del collegio dei sindaci per la presa d’atto della predetta modifica statutaria, seduta alla quale erano presenti i sindaci dei rispettivi Comuni ad eccezione del Sindaco del Comune di San Sebastiano al Vesuvio, sostituito, per delega, dal vicesindaco Salvatore Sannino;
c) nella stessa seduta, il vicesindaco del Comune di San Sebastiano al Vesuvio ha depositato le dimissioni del Sig. Gaetano Panico, componente del CDA, precedentemente nominato dal Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio;
d) organi di stampa locale, ben prima che la cosa accadesse, avevano comunicato che, con ogni probabilità, vi sarebbero state le dimissioni del Sig. Gaetano Panico da consigliere del CDA del consorzio; cosa che poi si è effettivamente verificata come visto poco sopra.
e) i medesimi organi di stampa allertavano altresì circa la possibilità che si trattasse di una manovra politica volta a far nominare il Sindaco di S. Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Capasso, consigliere al posto del dimissionario Panico, ciò allo scopo di evitare il commissariamento del comune e mantenere in vita la maggioranza politica, invocando una presunta incompatibilità di incarichi con conseguente decadenza da quella di Sindaco;
f) senza alcuna motivazione, la seduta veniva rinviata alle ore 15, per poi, data la presenza del solo sindaco di Cercola, rinviare la stessa a data da destinarsi;
Tanto premesso, il Consigliere Manzo Gennaro, come sopra qualificato, espone quanto segue:
1) Ai sensi dell’art 7 comma 2 del D.Lgs. n. 39 del 2013, vi è inconferibilità tra la carica di Consigliere del CDA del consorzio di Comuni e quella di membro della giunta o del consiglio di uno di quegli stessi Comuni che conferisce l’incarico;
2) Tale interpretazione è stata confermata a più riprese dall’ANAC che, anche con recenti orientamenti ha stabilito, per esempio, che sussiste l’inconferibilità di cui all’art. 7, comma 2, lett. d) del d.lgs. n. 39/2013, tra l’incarico di amministratore, ai sensi dell’art. 1, comma 2, lett. l) del citato decreto) di una forma associativa tra comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti e la carica, rivestita nei due anni precedenti, di consigliere comunale del Comune che conferisce il suddetto incarico;
3) Vi è l’obbligo ai sensi dell’art. 15 del citato decreto di vigilare, da parte del responsabile designato, affinchè siano rispettate le norme del detto decreto e siano verificate le cause di incompatbilità e/o inconferibilità degli incarichi;
4) Vi è l’obbligo, ai sensi dell’art. 20 del citato decreto, che all’atto del conferimento dell’incarico, l’interessato presenti una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità e/o incompatibilità di cui al predetto decreto
5) Ai sensi di quanto stabilito dall’art. 18, i componenti degli organi che abbiano conferito incarichi dichiarati nulli sono responsabili per le conseguenze economiche degli atti adottati e vanno incontro a sanzioni.
Con la presente, si invita e si diffida, ciascun organo in indirizzo, laddove si presentasse il caso:
- a non accettare, nessuna nomina alla carica di consigliere componente del CDA, di soggetto, Sindaco ovvero Consigliere Comunale, di uno dei Comuni che fanno parte del consorzio poiché in posizione di inconferibilità per quanto poc’anzi detto;
- a non accettare, nessuna nomina alla carica di consigliere componente del CDA, di soggetto, Sindaco ovvero Consigliere Comunale, di uno dei Comuni che fanno parte del consorzio, senza la contestuale presentazione della dichiarazione di inconferibilità/incompatibilità tassativamente prescritta ai sensi dell’art 7 comma 2 della Legge n. 39 del 2013.
Con espressa avvertenza che, in caso di violazioni alle norme di legge, lo scrivente adirà le competenti autorità oltre a provvedere alla trasmissione della presente, all’ANAC, alla corte dei Conti e agli organi deputati.
San Sebastiano al Vesuvio li 04/02/2015 Il Consigliere Manzo gennaro