San Sebastiano al V. Manzo: “Pericolo multa?” Continua la telenovela “Decadenza Capasso”?

COMANDO VIGILI SEDE SAN SEBASTIANO AL VESUVIO NAPOLI

San Sebastiano al Vesuvio (Na). - Un altro episodio starebbe arricchendo  la succosa saga che vedrebbe Pino Capasso, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, rincorrere la decadenza  - utilizzando il metodo delle cause di  incompatibilità – al fine di consentire alla sua maggioranza di restare  al governo della città fino a maggio 2016 , mentre in caso  di dimissioni spontanee , necessari per accaparrarsi la candidatura alle prossime elezione regionali, a norma di legge determinerebbe l’arrivo in città dei commissari prefettizi, che amministrerebbero il comune  fino alla prima data utile per celebrare le elezioni comunali.

“Se il sindaco Pino Capasso fosse multato, fatto che potrebbe essere seguito da un eventuale ricorso contro il comune, rientrerebbe  nella casistica cde determinerebbe  la decadenza del sindaco, tenendo  in piedi il suo circo politico al governo della città”, ecco i timori di Gennaro Manzo, capogruppo in consiglio comunale de “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco”. “Nulla di personale, ma noi  intendiamo che rappresentare le istituzioni pubbliche voglia significare render un servizio alla comunità, non utilizzarle , eventualmente, per andare a soddisfare velleità politiche del tutto personali”, ecco quanto sostenuto da Gennaro Manzo.

A San Sebastiano al Vesuvio è rimbalzata  la voce di una presunta multa elevata a Pino Capasso, da parte del locale Comando di Polizia Municipale, fatto che ha portato la mente dei sansebastianesi al caso esploso , sempre in seno al PD Campania, relativamente alla questione del sindaco di Agropoli Franco Alfieri, che ricevendo la multa , ha, in seguito, fatto ricorso contro il comune. Lo stesso Alfieri ha ammesso, su autorevoli testate salernitane,  che tale ricorso è stato presentato  per la semplice ragione di non far arrivare in città i commissari prefettizi, garantendosi una candidatura alle elezioni regionali con la sua coalizione politica alla guida della città di Agropoli.. Il prossimo 12 marzo la questione sarà portata in un monotematico  consiglio comunale ad Agropoli, c’è già un accordo di maggioranza per rendere efficacia la causa di incompatibilità dello stesso Alfieri.

Quindi, la notizia della multa di Capasso ha fatto andare la mente dei samnsebiastianesi e dello stesso Manzo al caos Agropoli. Anche se dal punto di vista giuridico tale tentativo mostrerebbe solo alcune anomalie, sul piano politico sarebbe da condannare fortemente e potrebbe certificare il fatto che Capasso intenda presentarsi alle regionali con la sua squadra in amministrazione comunale e, dato da non sottovalutare, resta l’attaccamento viscerale alla poltrona dei vari consiglieri di maggioranza, i quali in queste settimane non hanno mosso un dito e voce contro i tentativi che sarebbero stati promossi dallo stesso Capasso, che hanno visto protagonista anche l’alleato storico Gaetano Panico, padre del consigliere comunale Giuseppe Panico.

Il fallimento, in tema di decadenza,  del presunto tentativo di prevedere una nomina nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Intercomunale dei Servizi Cimiteriali, di cui fanno parte i comuni di Cercola, San Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma, sarebbe stato certificato e bloccato – come ha sostenuto Vincenzo Fiengo in Assemblea Consortile –  da una diffida presentata  del consigliere comunale Gennaro Manzo - però,  si teme l’escamotage agropolese.

Tiene, invece, ancora banco la questione delle Assemblea  Consortili del Cimitero convocate tre volte  in 24 ore  per sostituire Gaetano Panico, consigliere di amministrazione dimessosi e delegato di San Sebastiano al Vesuvio. Perchè il sindaco di Cercola Vincenzo Fiengo, nonchè presidente dell’Assemblea Consortile non ha più convocato il collegio dei sindaci? Perchè ci fu tanta urgenza , senza che il nome era stato trasmesso allo stesso presidente prima della convocazione, nel convocare l’assemblea? Ed ad oggi perchè non si ricovonca l’assemblea? Il sindaco Fiengo perchè prese in considerazione , in assemblea, la diffida di Manzo, forse c’era l’accordo verbale sul nome che girava sgli organi di stampa? Tanti interrogativi senza risposta che portano dritti ad un uso semplice e  strumentale delle istituzioni pubbliche, fatto che crea altra sfiducia nelle comunità.

il direttore Gaetano Busiello

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