Cercola (Na). – Vincenzo Fiengo - sindaco del comune di Cercola – incassa una sonora sconfitta politica ed amministrativa: il Tar Campania ha “sospeso” l’ordinanza sindacale n. 9 dell’11 febbraio 2015, con la quale ordinò alla Gori s.p.a di” non procederee, fino a nuova disposizione, al distacco dei contatori idrici ed alla sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile su tutto il territorio comunale. “
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania ha accolto l’istanza cautelare presentata da Gori S.p.a. I giudici amministrativi sono stati abbastanza chiari: “ il provvidemento gravato – ossia l’ordinanza sindacale n.9 del 2015 – è adottato in modo generalizzato , senza fissazione di un termine finale, e soprattutto, senza dimostrare, attraverso un’adeguata istruttoria la ricorrenza effettiva di un pericolo per la pubblica incolumità o l’igiene pubblica.” Nel dispositivo dei giudici amministrativi – pubblicato lo scorso 27 marzo 2015 – emerge fortemente che il caso di “attentato alla salute pubblica” nel caso di interruzione improvvisa dell’erogazione idrica debba essere tranquillamente fronteggiato e tutelato attraverso al ricorso di strumenti finanziari dello stesso Comune.
Il populismo e la demagogia esasperata che ha caratterizzato l’emanazione dell’ordinanza sindacale antidistacco del comune di Cercola ha messo in luce una sete di populismo e di demagogia dello stesso sindaco Vincenzo Fiengo, sul quale pende anche un curioso aspetto sul fronte giudiziario. Come emerge dalla sospensiva del Tar Campania il sindaco Fiengo, nonostante sia un avvocato amministrativista, non si è costituito in giudizio per difendere la bontà della sua ordinanza, mentre ha accompagnato il sindaco Capasso di San Sebastiano al Vesuvio a farsi riprendere dalle telecamere e farsi intervistare dai vari telegiornali presenti fuori al tribunale nel giorno dell’udienza che coinvolgeva il comune di Cercola. Pino Capasso è alle prese icon una demagogica, quanto mai spregiudicata campagna elettorale, che vede le comunità locale andare in confusione e soffrire per la smania di protagonismo che ha uno scopo ben preciso: beccar facili consensi, però stavolta gli è andata male. Poi, non si riesce a capire perchè i sindaci , essendo soci di maggioranza (51% quote azionarie) Gori s.p.a. , attraverso l’A.T.O. ( Consorzio dei 76 comuni dell’ agro nocerino vesuviano), debbano emettere ordinanze contro l’interesse della propria proprietà, perchè non modificano la convenxzione che ha fatto nascere la Gori s.p.a.?
Ora il sindaco Vincenzo Fiengo, come successivamente accadrà per Giuseppe Capasso, dovrà pubblicare la sospensione del provvedimento dell’11 febbraio 2015 e comunicare ai suoi concittadini che la Gori s.p.a continuerà a procedere ai distacchi. L’udienza nel merito del ricorso sarà trattato in udienza pubblica il prossimo 8 ottobre 2015.
il direttore Gaetano Busiello