Cercola (Na). - Pochi cittadini hanno risposto all’invito del sindaco Vincenzo Fiengo e dell’assessore all’Urbanistica Riccardo Meandro. In una sala del Teatro Comunale , praticamente semideserta ( una ventina di presenze), gli amministratori locali hanno esposto, in modo sommario ed approssimativo, la limitata visione sul futuro urbanistico della città.
Le ragioni di questo boicottaggio della città, su un tema tanto forte e sentito, potrebbero concetrarsi sulla disaffezione nei confronti della maggioranza che guida la città e nella scelta del giorno – 15 luglio ( in piena estate) – , al di là delle interpretazioni resta il dato politico eloquente che evidenzia la ”corsa affannata” de “La Grande Accozzaglia” , “sensibilizzata” dai soliti tecnici e dalla solita imprenditoria locale, verso una quanto mai improbabile e rapida approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, apre delle riflessioni molto forti sui temi urbanistici ed edilizi del territorio.
A fare da “cane da guardia” all’evento pubblico, in assenza del popolo, si sono visti i soliti tecnici ( progettisti dei discussi interventi privati di interesse pubblico, tecnici incompatibili della Commissione Locale per il Paesaggio); ovviamente non sono mancati gli imprenditori storici del territorio che “sperano” e “sensibilizzano” una sanatoria , in particolare negli interventi nelle zone cosiddette C4; in prima fila , come accade da un quarantennio, anche Luigi Di Dato, nella duplice veste di titolare un fabbricato discusso (C4) ed uomo del governo comunale; infine non sono mancate le presenze “concordate” di rappresentanti di associazioni e di ordini professionali , mai visti e sentiti in città, ma che gli uomini di governo al tavolo “conoscevano benissimo”, come d’altronde non sono mancati gli interventi di un tecnico locale – Filippo Barbera – e di Angelo Visone- portavoce del Movimento Cinque Stelle.
Tanta forma e poca sostanza in questo incontro pubblico: emergerebbe che l’amministrazione comunale abbia l’idea, evidenziata dalle scarse proposte presentate, di puntare ad una strategia limitata di interventi, bypassando una visione generale. Quindi, partendo dalla storia attuale , ed appena recente, dell’agire amministrativo di questo governo comunale, la città non può far altro che stare attenta e vigile su quello che accadrà: corrono le le voci di improbabili e quanto azzardate sanatorie per i soliti notabili del potere locale. L’avvocato Riccardo Meandro ha il compito più arduo, quello di difendere l’istituzione pubblica dalle tante pressioni esterne.
L’invasione del Presidente del Consiglio Comunale. Non si riesce a comprendere la presenza di Vincenzo Barone, capo del consesso civico, al tavolo ufficiale della presentazione della proposta del PUC. Vincenzo Barone nel momento in cui è stato eletto rappresenta tutto il consiglio comunale, compresi i consiglieri comunali di opposizione, premesso ciò, e visto che si era al cospetto di una proposta di Giunta Municipale, non si riesce a comprendere l’invasione di campo dello stesso Barone, che sta caratterizzando la sua presidenza di consiliatura non ponendo l’attenzione sui temi caldi ( regolamenti comunali “illegali” – quello degli impianti pubblicitari – o l’assenza dello stesso – Commissione Locale per il Paesaggio – , e pochi consigli comunali convocati), ma invadendo gli assessorati guidati da Meandro e Donnarumma, come fanno sorridere le continue presenze dello stesso Barone nell’Ufficio Tecnico Comunale. Barone confuso tra organo imparziale e uomo politico: ieri siamo stati al cospetto di un’invasione istituzionale oppure siamo stati al cospetto del futuro vicesindaco?
La conclusione della serata è stata ovvia: la Legge Regionale relativa agli obblighi dei comuni sulla formazione del nuovo Piano urbanistico Comunale prevede anche l’incontro con la città, le associazioni, i tecnici, gli operatori, ecc.. Questo è accaduto: e nulla più di quanto si sapeva.
il direttore Gaetano Busiello