Cercola. – Luigi Di Dato, vicesindaco con delega alla pubblica istruzione, “chiarisce” in consiglio comunale la forzatura dei campi estivi: autorizzati, probabilmente in modo illegittimo, dai Consigli di Istituto Scolastici delle varie scuole comunali. Inoltre, in mancanza di una disciplina regolamentare fondamentale per coltivare il principio delle pari opportunità necessario per garantire il libero e legale accesso all’utilizzo delle scuole comunali richiesto dalle varie associazioni ed enti per svolgere “servizi privati” di campi estivi , si è potuto perpetuare “un’aggressione” alla regolarità di assegnazione degli spazi nelle scuole comunali: infatti, senza la previsione di una regolare procedura di assegnazione la volontà del concessionario potrebbe anche diventare arbitraria. A “beneficiarne” di questa mancata regolamentazione sono stati, comunque, associazioni ed addirittura, una società commerciale ( cartoleria) , riconducibili a parentele con i consiglieri comunali Salvatore Carrotta ( PSI), storico luogotenente dello stesso Luigi Di Dato e di Francesco Savino consigliere, eletto nel partito del sindaco Fiengo – Centro Democratico, nonché a favore di un dipendente del comune di Cercola. La responsabilità politica che cade addosso a Di Dato ed al sindaco Fiengo su questa vicenda è relativa al fatto che le associazioni politicizzate sul piano parentale sono arrivate soltanto dall’insediamento di questa amministrazione comunale. Su altri tipi di responsabilità sarannoaccertate, ovviamente, gli organi competenti chiamati a chiarire la vicenda.
“Si è sempre fatto così…. La legge regionale 44 ( i consigli di istituto hanno applicato il Dlgs 44/01 – n.d.r.) stabilisce che il Consiglio di Istituto scolastico autorizza l’utilizzo delle strutture scolastiche…..Egregio consigliere ( Di Dato rivolgendosi a Grillo(PD)- n.d.r. ) qua nessun se ne approfitta, semmai mi chiedo come mai perché per sette anni lei era seduto con me all’opposizione e non ne ha mai parlato, si è svegliato adesso? ….” Ecco quanto dichiarato da Di Dato nel corso del consiglio comunale Il vicesindaco Di Dato cita la legge regionale 44, mentre si tratta del D.M 44/01 , al quale i Consigli di Istituto scolastici si sono richiamati, in modo probabilmente illegittimo, nel concedere le autorizzazioni contestate alle varie associazioni locali. L’art.33 del D.M 44/01, richiamato da una nota del funzionario Giuseppe De Rosa, all’epoca dei fatti ( giugno 2015) ancora responsabile del servizio pubblica istruzione, a detta della parte politica – sindaco Fiengo e vicesindaco Di Dato ( due avvocati) – legittimerebbe l’utilizzo delle scuole comunali, mentre invece questa norma richiamata parla di ben altro, riguarda la facoltà dei consigli scolastici ad autorizzare tali attività a terzi quando la proprietà dell’immobile è dell’istituzione scolastica, mentre a Cercola la proprietà di tutte le scuole è del comune di Cercola. Ecco cosa recita testualmente l’art.33 del D.M. 44/01: “…comma 2. Al Consiglio di istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negozialii;…… paragrafo c) utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi;”. Alla luce della lettura della norma una serie di interrogativi inquietanti ce li poniamo: come risulta possibile che il funzionario De Rosa trasmetta al sindaco ed a partiti politici una nota con la quale comunica che l’autorizzazione è legittima, senza che abbia applicato il D.M. 44/01, dato che lo stesso è un funzionario del comune di Cercola non della scuola? Come può essere possibile che il sindaco Fiengo ed il delegato alla pubblica istruzione, avvocati di professione, non si siano accorti di questa defaillance procedurale? Relativamente agli usufruitori di queste strutture scolastiche ci troviamo al cospetto di clientelismo politico – visto che parenti di consiglieri comunali del PSI e Centro Democratico beneficiano di questa mancata regolamentazione – oppure emerge forte l’inadeguatezza politico-amministrativa?
Un altro aspetto che fa riflettere e preoccupare è da ritrovare nel mancato seguito amministrativo da parte del sindaco Fiengo ad una nota del funzionare Giuseppe De Rosa, il quale al protocollo comunale n. 5990/2015 ( prima di giugno 2015 e quindi, prima dello svolgimento dei campi estivi), comunicò al sindaco stesso la mancata regolamentazione di tali concessioni. Perché il sindaco Fiengo non ha bloccato lo svolgimento di “servizi privati” di campi estivi da parte di associazioni e società commerciali negli spazi interni ed esterni delle scuole comunali? Oltre al danno economico di mancati introiti per fitto e chiara gestione delle utenze, oltre a soccombere per eventuali danni alla struttura ( come accaduto in passato), c’è un altro aspetto che “violenta” la credibilità delle istituzioni comunali relativamente alla mancata partecipazione a questi campi estivi da parte di bambini poveri e disabili, che in un’estate di forte recessione economica ha colpito l’allegria di tantissimi bambini che forzatamente son rimasti a casa viste le precarie condizioni lavorative dei genitori. Se fosse stato gestita dal comune la procedura di assegnazione dei locali comunali si poteva prevedere tranquillamente un bando pubblico per individuare un centinaio di ragazzi da far divertire.
L’emergenza “credibilità dell’ istituzione comunale”, con l’avvento di Fiengo e della sua squadra, si sente fortissima in ogni aspetto della gestione politico-amministrativo del governo comunale.
il direttore Gaetano Busiello