Cercola. Amianto “non rimosso” a ridosso della De Luca Picione: un anno dopo il comune al Tar

comune di cercola

Cercola (Na). - Mentre i vertici amministrativi del comune di Cercola , in testa il sindaco Vincenzo Fiengo e il vicesindaco Luigi Di Dato, in queste ore sono “impegnati nell’ennesima passerella alla Biblioteca Comunale di Caravita, intervenendo  alla cerimonia di presentazione  del  libro  ”Cancro della Corruzione”,  scritto dal colonnello dei carabinieri Mungigavera , nel frattempo i bambini della Scuola De Luca Picione di Cercola Centro continuano a”respirare” ancora la polverina maledetta, chiamata amianto, proveniente dei vicini siti colpiti da  un’ordinanza di rimozione “inevasa” del 24 novembre 2014, emessa da Giuseppe De Rosa, responsabile del servizio ambiente del comune di Cercola.

Resto curioso il  fatto che una  buona parte del libro presentato  – questa mattina – alla città di Cercola è dedicato alla Terra dei Fuochi e al disastro ambientale che da tempo ormai condanna la città partenopea, mentre, in questi mesi,  si discute a Cercola della condanna a respirare amianto a ridosso della De Luca Picione, i cui dirigenti scolastici  hanno , peraltro, organizzo questo interessantissimo evento culturale.

Dal 24 novembre 2014, infatti,  non si è registrato nessun movimento a tutela della popolazione scolastica e civile che vive in quel quartiere: tantomeno , ad oggi, non è stato elevato dal Comando di Polizia Municipale nessun verbale di inottemperanza all’ordinanza citata. In verità, movimenti anomali,  caratteristici del governo Fiengo , sono emersi anche in questa delicata vicenda, visto che solo a seguito della pubblicazione  di un nostro pezzo  - datato 16 settembre 2015 (  http://www.ilsecolonuovo.com/2015/09/16/cercola-amianto-a-ridosso-della-scuola-de-luca-picione-rimozione-non-eseguita-ordinanza-dirigenziale-disattesa/  ) – il responsabile degli affari legali dott.ssa Maria Rosaria Impresa, nonchè segretario generale del Comune di Cercola e responsabile del servizio comunale AntiCorruzione,  soltanto il 18 settembre 2015 si è “attivata” di comprendere lo stato della vicenda giudiziaria che ha visto chiamato in giudizio il comune di Cercola davanti al Tar Campania , da parte dell’AMOG s.r.l. – titolare di un imponente immobile contaminato da amianto sito a ridosso della scuola e colpito dall’ordinanza di rimozione che ritiene illegittima. La dott.ssa Impresa resta, comunque, vittima della confusione che regna al Palazzo di Città, visto che ha dovuto accettare, nonostante gli indirizzi di Cantone, il servizio affari legali, dal quale si dimise ad aprile 2015 , a seguito della vicenda che vide coinvolgere in una polemica il cugino – avvocato del sindaco, criticato  dai giovani legali  del territorio per l’inopportunità emersa nell’accettare un incarico legale , dove il primo cittadino è il cugino – collega – politico di riferimento. A seguito del nostro articolo la dott.ssa Impresa  si vociferò che si fosse “infuriata” e si dimise a poche ore dal servizio affari legali ed il cugino di Fiengo  non accettò l’incarico, uscendo addirittura dalla short list comunale.  Nel frattempo nessun affidamento in sostituzione è stato determinato fino a quello del 18 settembre 2014, pubblica all’albo pretorio on line il 30 settembre 2015..

La vicenda degli affidamenti degli incarichi legali , in diverse fasi dell’azione di questa amministrazione comunale,  ha fatto discutere: si ricorda ancora la tardiva ed inefficace costituzione in giudizio, avvenuta attraversa la ritardata convocazione della Giunta Municipale ( dopo la celebrazione del processo) , nei confronti della Holding Immobiliare srl, quest’ultima colpita da un’ordinanza di demolizione passata in giudicato, poi – incredibilmente – senza la difesa del comune , annullata al Tar Campania. Vicenda giudiziaria che ha mantenuto in piedi lo scheletro del megaedificio – palazzone in via Don Minzoni, “salvato” dai ritardi comunali.

Dalla determina di affidamento di incarico legale, in sostituzione di Mario Venditto, emerge che non si è avuto ancora  giudizio nel merito in merito alla vicenda giudiziaria che il comune ha nei confronti dell’AMOG s.r.l. . Ma una serie di interrogativi ci sorgono: siamo certi che l’AMOG s.r.l. non abbia chiesto ed ottenuta dal Tar Campania, considerata l’assenza in difesa del comune di Cercola, la sospensiva dell’efficacia dell’ordinanza di rimozione ? Perché il comando di Polizia Municpale, sino ad oggi, non ha emesso alcun verbale di inottemperanza ai destinatari dell’ordinanza? Perché questo ritardo biblico nell’affidamento dell’incarico? Che tipo di difesa puà essere attivata in giudizio , visto che la costituzione si è avuta solo ad un anno dalla presentazione del ricorso amministrativo?

Alcune denunce dettagliate sono state , comunque, presentate da cittadini attivi alla Procura Generale della Repubblica di Nola.

Ci risulta assai strano che l’ex capo dei caschi bianchi  - Paolino De Sena – che sarebbe dovuto restare in carica fino a dicembre 2015 si sia dimesso all’improvviso: a suo carico pendono ancora i discussi provvedimenti di proroga dell’appalto alla ditta che espleta la sosta a pagamento e la proroga concessa alla ditta che si occupa della riscossione dell’imposta sulla pubblicità sul territorio comunale. Perché andare contro gli orientamenti della Procura Nazionale Anti Corruzione che vieta ai Comandanti di Polizia Municipale di intervenire in processi autorizza tori  riguardanti appalti e proroghe degli stessi, in particolare dove lo stesso casco bianco ha poteri esclusivi di vigilanza ? Gli ex capi dei caschi bianchi – Franco Sodano e Paolino De Sena – in carica nel periodo di emissione dell’ordinanza di rimozione non hanno elevato verbali di inottemperanza ai destinari per quali motivi?

Tanti interrogativi, ancora nessuna risposta dagli organi dell’amministrazione comunale di Cercola

il direttore Gaetano Busiello

il direttore Gaetano Busiello

 

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