Cercola (Na). - Caos al Cimitero Consortile, Alberto Molisso “denuncia” pubblicamente Vincenzo Fiengo, sindaco del comune di Cercola, “nel rammentarle che, dal 2008 e fino e poco dopo il suo insediamento l’ente consorzio funzionava perfettamente in tutto quelle che erano le attività consortile per la gestione del servizio cimiteriale, con grande soddisfazione dei cittadini; dal 2014 ad oggi, a distanza quasi di un anno, siamo ancora in uno stallo istituzionale senza precedenti , una paralisi senza fine.” Ecco quanto ha scritto da Alberto Molisso su facebook, in un post comparso sui vari gruppi facebook del territorio, nota indirizzata anche al sindaco di Massa di Somma Antonio Zeno ed al Commissario Prefettizio del Comune di San Sebastiano al Vesuvio Ferdinando Santoriello.
Le parole e le accuse di Alberto Molisso appaiono pesanti in considerazione del fatto che lo stesso è dal 2008 nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio Intercomunale ( Cercola, Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio) dei servizi cimiteriali. Molisso fu, dopo l’esperienza elettorale nel Popolo della Libertà, fu nominato nel Cda cimiteriale dall’ex sindaco Pasquale Tammaro nel 2008, mentre fu riconfermato nel 2013 dall’x Commissario Prefettizio Antonio Scozzese.
“ LE ricordo - così continua l’accusa pubblica rivolta Fiengo da Alberto Molisso – che fine 2014 inizio 2015 viene interrotto il bando per l’assunzione di un responsabile Tecnico e un Responsabile Finanziario (figure indispensabili al corretto funzionamento del consorzio), garantendo al consorzio Responsabili interni al Comune e che potessero provvedere agli innumerevoli adempimenti istituzionali, impegno rispettato solo parzialmente dal Comune di San Sebastiano al V.
Orbene, leggendo il verbale da Lei sottoscritto il 16 d ottobre ‘il Sindaco di Cercola si impegna a mettere a disposizione del consorzio un dipendente del profilo almeno di cat. C entro gg .7 dalla data odierna’ non si può che constatare che per l’ennesima volta il suo impegno non è stato evaso..”
La questione delle strane interruzioni dei bandi per il reclutamento dei tecnici funzionali allo svolgimento delle attività consortili fu ripresa a fine dello scorso anno anche da “Il Secolo Nuovo”, come fu ripreso lo strano atteggiamento di tutti i consigli comunali al cospetto di una modifica dello statuto consortile, ancora illegale, che consentì attraverso l’eliminazione dell’art. 10 dello statuto consortile l’ingresso nel CDA anche dei consiglieri comunali e sindaco stesso. Modifica che fu proposta sfacciatamente su misura dell’ex sindaco di San Sebastiano al Vesuvio che fu accusato dal leader dell’opposizione sansebastianese Gennaro Manzo di aver creato un escamotage per garantirsi una decadenza utile a far continuare il governo della sua città con la guida del suo vicesindaco e candidarsi tranquillamente in consiglio senza che si fosse dimesso. Escamotage che non diede i suoi frutti perché i vertici nazionali del PD imposero le dimissioni in massa dei consiglieri sansebastianesi come condizione per la candidatura di Capasso alle regionali. Il sindaco Fiengo, avendo la maggioranza in assemblea consrtile, garantì in maniera puntuale, con la compiacenza del PD Cercola, quest’altra porcata procedurale, sacrificando gli interessi delle norme anticorruzione alla velleità personali di un suo storico alleato politico.
“Elenco in breve solo alcune delle conseguenze di queste scelte:1) Enel interrompe la fornitura del servizio; 2) Telecom interrompe la fornitura del servizio; 3) Enti privati che vantano credito da oltre un anno; 4) chiusura totale della sede consortile; è inutile ribadirle che si tratta d’interruzione di pubblico servizio. Richiamando sempre lo stesso verbale da Lei sottoscritto “i sindaci onerano il segretario presentare in tempi rapidissimi una piattaforma di soluzione amministrativa per l’eventuale scioglimento del Consorzio” a questo punto mi chiedo se il consorzio si deve sciogliere che lo si faccia ed anche in fretta senza arrecare ulteriore danno ai cittadini.” Ecco l’ultimo passaggio della nota di Alberto Molisso che accusa il sindaco Fiengo di aver prodotto una presunta interruzione di pubblico servizio, accusa molto grave sul fronte degli eventuali approfondimenti giudiziari.
il direttore Gaetano Busiello