San Giorgio a Cr. Parte il “Wine Lab” per una “città nelle bollicine”. Zinno: “Tradizione ed innovazione”

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San Giorgio a Cremano (Na). - L’amministrazione guidata dal sindaco Giorgio Zinno ha approvato l’atto con il quale si dà il via ai Laboratori sul vino “WineLab”, proposti dalla Fisar, la Federazione Italiana Sommelier Albergatori E Ristoratori di Napoli.

La giunta ha concesso il patrocinio morale all’associazione di esperti che tra il 31 marzo e il 19 maggio renderà protagonisti tutti gli amanti del vino di cinque eventi che si svolgeranno negli spazi della biblioteca, in Villa Bruno.Una rassegna che rende omaggio alla tradizione della città legata al vino, ma che guarda anche alle ricadute positive sul territorio dal punto di vista economico e turistico. Sono attesi infatti a San Giorgio a Cremano decine di sommelier, appassionati di enologia e curiosi per eventi di spessore legati alla ormai diffusa cultura del vino. Con “Wine Lab” continua il percorso di valorizzazione della città, offrendo opportunità di viverla in maniera sempre nuova e inedita

“I corsi per sommelier, i laboratori legati alla degustazione dei vini, le manifestazioni e gli eventi culturali e gastronomici che rientrano nei Laboratori “Wine Lab” – afferma il sindaco Giorgio Zinno – rappresentano un’offerta di qualità che la nostra città propone ai cittadini ma anche ai residenti delle città limitrofe, che potranno così conoscere e vivere il mondo dell’enologia senza andare lontano. Unendo la tradizione alle opportunità economiche che la cultura e la passione per il vino possono offrire, intendiamo continuare il percorso di valorizzazione del nostro territorio”. San Giorgio a Cremano ha infatti una tradizione legata al “Lacryma Bruni” che veniva prodotto nelle cantine di Villa Bruno, dove è ancora custodito il monumentale torchio ligneo del Settecento e vi sono molteplici pannelli illustrativi sulla produzione del vino nell´area pompeiana e nelle ville vesuviane.

“Il nostro intento – continua il Primo Cittadino – è quello di riaprire presto il Museo vesuviano del vino, mettendo in sicurezza l’area sottostante Villa Bruno e garantendo l’accesso anche ai diversamente abili”.

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