Cercola. Amianto a ridosso della Scuola “De Luca Picione”, arriva in Parlamento: 7 deputati del Movimento Cinque Stelle presentano un’interrogazione al Ministro della Salute

scuola de luca picione

Cercola (Na). – L’incredibile vicenda che vede gli alunni della Scuola De Luca Picione, sita di fronte alla Casa Comunale, “sotto l’assedio  dell’amianto”, a causa di un imponente capannone coperto da lastre in eternit che insiste sulle aule,  arriva in Parlamento:  7 deputati ( Salvatore Micilllo, Mirko Busto, Federica Diaga, Felice Massimo De Rosa, Claudio Mannino, Patrizia Terzoni e Aberto Zolezzi ) del Movimento Cinque Stelle hanno presentano un’interrogazione ( n. 4/14609 del 21 Ottobre 2016) ai Ministri della Salute, dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione chiedendo, tra l’altro : “se siano a conoscenza della situazione e se non ritengano di dover promuovere una verifica del Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, al fine di acquisire un quadro chiaro e aggiornato dello stato dei luoghi.”

“… quali iniziative urgenti si intendano intraprendere a livello nazionale, anche di caratterenormativo, al fine di tutelare la salute dei cittadini e di promuovere e favorire le operazioni di bonificadei siti, ove sia accertata la presenza di materiali contenenti amianto, e il relativo smaltimento.” Ecco cosa chiedono ai ministri i parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Il promotore locale della battaglia per tutelare la salute dei bambini è stato Angelo Visone, storico portavoce cercolese del Movimento Cinque Stelle, il quale ha presentato anche una serie di esposti alla Procura Generale della Repubblica di Nola esponendo il pericolo sanitario che incombe, oltre che porre l’accento sulle responsabilità amministrative nel risolvere il caso. Il mese scorso c’è stato anche un sopralluogo nella scuola De Luca Picione dell’on/portavoce Salvatore Micillo, il quale incontrò anche il sindaco Vincenzo Fiengo ed i giornalisti.

Ad oggi l’imponente capannone di proprietà dell’Amog s.r.l., che insiste su via Giovanni Pascoli, è coperto da lastre in eternit, alcune sarebbero infrante, causa di una lastra di cemento  che si levò, a seguito di un temporale, dal condominio confinante, determinando un buco visibile all’interno della copertura in amianto: gli addetti ai lavori sostengono che quel buco disperde nell’aria particelle di amianto che producono danni alla salute.

Esiste un’ordinanza di rimozione della copertura in amianto del capannone disposta dal funzionario comunale responsabile all’Ambiente Giuseppe De Rosa, il quale a seguito di un sopralluogo eseguito il 21 novembre 2014 dall’Ufficio Tecnico Comunale e dai Carabinieri, questi ultimi sollecitati da un esposto di Angelo Visone, si riscontrò “ufficialmente”  la presenza di amianto in copertura del capannone. Entro sessanta giorni dalla notifica all’Amog s.r.l. dell’ordinanza – avvenuta il 25 novembre 2014  -  il proprietario avrebbe dovuto provvedere alla rimozione, a sue spese, delle lastre in  eternit.  Ad oggi, siamo a due anni dalla citata ordinanza l’Amog s.r.l. non ha provveduto a rimuovere in autonomia, tantomeno l’amministrazione comunale ha concluso la procedura per ripristinare un ambiente salubre a ridosso delle aule dei bambini della De Lucia Picione. Da considerare il sindaco di una città, anche se si soffrono le burocrazie dei funzionari responsabile, in qualità di ufficiale di governo è responsabile della salute pubblica

I “giochetti di palazzo” e di “qualche amico del palazzo” hanno “presenziato”  in maniera incredibile la procedura amministrativa che avrebbe dovuto determinare, considerata la sovraesposizione dei piccoli cercolesi, l’accelerazione delle pratiche comunali. Tra gli atti amministrativi più curiosi che hanno animato la vicenda comunale registriamo,  a margine del ricorso al Tar contro l’ordinanza in questione promosso dall’Amog s.r.l. ( che non determina sospensione del provvedimento) la nomina dell’avvocato Mario Venditto , cugino del sindaco Fiengo a difesa del Comune di Cercola, incarico che fu affidato dall’allora segretario generale , anche delegato agli affari legali, dott.ssa Maria Rosaria Impresa, tra l’altro incarico affidato soltanto nell’aprile del 2015 , addirittura tre mesi dopo la notifica al comune del ricorso Amog s.r.l., correndo il solito rischio – tipico dell’azione amministrativa Fiengo – di far celebrare l’udienza e il processo senza che il Comune si possa costituire a difesa della salute pubblica, condizionando in modo negativo la difesa dell’ente. Tanto è vero che sia Venditto, che la Impresa, a seguito di un nostro pezzo a riguardo dell’epoca , attivarono delle posizioni: Venditto non accettò l’incarico legale e lasciò la short list degli avvocati comunali, mentre la Impresa di dimise dall’ufficio legale, presumibilmente in quanto potevano emergere sindacati di compatibilità del doppio incarico. Tanto è vero che il Comune di Cercola si costituì soltanto nell’ottobre 2015 con l’avvocato Paolo Giannarini, quindi, un anno dopo l’ordinanza. Non si riesce a comprendere perché il comune di Cercola non si sia subito costituito in giudizio, chiedendo la fissazione dell’udienza considerata l’urgente necessità di chiudere anche questa vertenza  giudiziaria, visto che a seguito dei sopralluoghi i tecnici comunali certificarono la presenza dell’amianto nel capannone. Altre difficoltà di comprensione maturano nel momento in cui non si riesce a capire perché la mancata esecuzione dell’ordinanza da parte di Amog s.r.l. non venga sanzionata dopo i sessanta giorni, si aspetta addirittura quasi un anno e con l’intervento di nuovo dei Carabinieri, per emettere  il verbale di inottemperanza ai sensi del 650 del codice penale: lungaggini burocratiche che fanno riflettere tanto.

Un capitolo a parte merita la pubblicazione della  manifestazione di interessi per la bonifica del capannone  in atto,  relativa alla rimozione in danno disposta dal responsabile del servizio Ambiente Giuseppe De Rosa, prima che all’Amog s.r.l, venisse notificato l’avvio del procedimento consentendo, poi, l’opposizione di Amog s.r.l. entro i venti giorni dalla notifica. Una variazione di bilancio di 50.000€ è stata approvata in consiglio comunale, su proposta del sindaco Fiengo, da destinare a questa rimozione, senza l’allegato di un computo metrico e relativa relazione tecnica di esperti del settore, senza individuazione del sito da bonificare, e , successvamente è comparso anche un aumento di investimento del comune di Cercola, senza ritornare in consiglio comunale, che arriva ad 67.000€. Gli esperti e le aziende contattate, parlerebbero di troppi soldi per una semplice bonifica di un capannone di quelle dimensioni.

Altri dati inquietanti filtrati individuerebbero delle relazioni di parte alterate, notifiche del Comune  all’amministratore di Amog s.r.l. sui generis, rallentamenti delle procedure sempre a favore del privato, gestione suicida sulla difesa del Comune al Tar.

L’Amog s.r.l. è la società cercolese dei D’Avino, noti in città per una florida azienda di bobcat, da poco trasferita a Caivano, tra l’altro impegnata in alcune società di basket locali, tra cui la Vesuvio Project, che insieme all’AP Cercola, animano una importante polisportiva cestisca , dove spiccano il presidente Paolo Ottaiano, autore di relazioni, per conto dell’Ufficio Tecnico Comunale,  anche su queste vicenda, e Giuseppe De Rosa, attuale Responsabile Ambiente del Comune di Cercola, protagonista della vicenda amministrativa comunale. Intrecci e relazioni opache che si rincorrono in tutte le vicende discusse in città: tabellonistica pubblicitaria abusiva, fabbricati in zona C4, gestione impianti sportivi comunali, fabbricati in via Europa, ecc.

A tariffe ridotte la Vesuvius Project accede agli impianti sportivi locali, poi , gli stessi presunti diretti interessati o diretti parenti, notoriamente agiati economicamente,  usufruiranno dei fondi comunali, anche se in danno (considerati i tempi biblici dei funzionari e degli uffici comunali, quando il comune di Cercola li recupererà?)  per la rimozione inquestione. Sembra che sia accesa la luce dei riflettori, comunque,  anche sulla gestione degli impianti sportivi cercolesi.

il direttore Gaetano Busiello

 

1 Commento

  1. Brando scrive:

    Ottimo articolo.
    Adesso attendiamo con ansia la scadenza dei venti giorni concessi alla ditta per opporsi all’esecuzione dei lavori in danno da parte del Comune.
    Il 1° Novembre cadrà la scadenza dei venti giorni, poi quanto tempo ancora passerà prima che il Comune dia seguito all’ordinanza?
    La cosa che fa davvero stupore è il totale disinteresse dei genitori dei bimbi presenti a scuola. Sono capaci di lamentarsi di cose futili, poi di fronte ad un pericolo simile girano la faccia.

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